A seconda del paese in cui si nasce o del quale si è cittadini, la maggiore età si raggiunge in momenti diversi della vita e in ogni caso la maturità riconosciuta a livello legislativo non tiene in considerazione la maturità biologica in quanto i confini per lo sviluppo della capacità riproduttiva di ciascuna persona sono ampi.

Ma cosa cambia con il raggiungimento della maggiore età?
Con la maggiore età ogni singola persona fisica acquisisce la capacità d'agire, cioè diventa idonea a compiere atti giuridici che modificano la sua situazione giuridica.

In Italia, come nella maggior parte del mondo, uomini e donne vengono entrambi considerati adulti al compimento del 18°anno di età, ma vi sono paesi che riconoscono la maturità femminile in momenti differenti rispetto a quella maschile.
Un caso limite è dato per esempio dall'Iran in cui le bambine raggiungono la maturità in tenera età, a soli 9 anni, mentre i ragazzi a 15 anni; una grande differenza la si riscontra anche in El Salvador dove le ragazze diventano maggiorenni a 17 anni e i maschi 8 anni più tardi, a 25 anni.

Come abbiamo detto, oggi nel nostro paese siamo uniformati alla maggior parte dei paesi del mondo, ma prima della Legge 39 dell'8 marzo 1975 la maggiore età in Italia si raggiungeva a 21 anni, come accade ancora in Egitto, Camerun, Pakistan, Ciad, Honduras, Madagascar, Porto Rico, Mississippi, Namibia, Singapore, Lesothp e Swaziland.
In Nuova Zelanda e altri paesi asiatici come il Giappone, Thailandia, Taiwan, e Corea del Sud uomini e donne diventano maggiorenni a 20 anni; mentre negli stati dell'Alabama e del Nebraska e in Nuova Scozia, Nunavut, Yukon, Territori del Nord-Ovest, Terranova e Labrador, Columbia Britannica del Canada i ragazzi diventano indistintamente maggiorenni a 19 anni.