La Piramide Alimentare - Guida semplificata all'alimentazione equilibrata | ||||||
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A questo gruppo appartengono gli alimenti che dovrebbero essere assunti saltuariamente,
cercando di limitare quelli ad elevato contenuto di grassi.
Frequenza consigliata: Da 2 a 3 porzioni settimanali per Carne e Pesce.
Da 1 a 2 porzioni settimanali per Uova ed Insaccati.
Il consumo di CARNE è fondamentale perché contribuisce all’apporto di proteine
di elevata qualità, il cui contenuto varia da 15g a 22 g/100g secondo il tipo di carne e di taglio. Circa il 40%
delle proteine della carne è costituito da aminoacidi essenziali per l’organismo umano.Il contenuto in grassi è
compreso tra il 2% ed il 30% in quanto dipende dal taglio di carne che contiene grasso di infiltrazione muscolare
non visibile, oltre al grasso visibile. I grassi sono prevalentemente saturi, monoinsaturi e pochi polinsaturi.
Sono presenti, inoltre, le vitamine del gruppo B, in particolare la B12 il cui apporto è assicurato per il 50%
del fabbisogno solo con il consumo di carni e fegato, la niacina e minerali quali ferro, zinco, rame e Selenio. Particolare
importanza assume il contenuto in ferro, specie nelle carni cosiddette "rosse", dal momento che è assorbito in quantità
maggiore rispetto al ferro proveniente dagli alimenti vegetali.
Nella scelta della carne è consigliabile
orientarsi verso i tagli più magri e in generale alternare le carni rosse (bovino, suino magro) a quelle bianche
(pollame, vitello) ed evitare di consumare frequentemente alcune tipologie che contengono considerevoli quantità
di colesterolo (frattaglie). 100 g di carne di bovino adulto forniscono 106 kcal.
Il PESCE è molto digeribile in quanto le fibre muscolari sono corte e sfaldabili, perché prive di
collageno, e quindi facilmente masticabili. I pesci contengono proteine di elevato valore biologico, quantità
variabili di grassi, tra i quali quelli essenziali, e trascurabili quantità di carboidrati.Neipesci il contenuto
in proteine varia dall’1% al 20 %, mentre nei crostacei e molluschi dal 9% al 16 %.Il contenuto di grassi è
piuttosto variabile e per questo i pesci sono classificati in:
- magri (grasso
1-3%) : aragosta, calamaro, gambero, mitili, nasello, orata, ostrica, palombo, polipo, razza, rombo, seppia,
sogliola, spigola, vongola;
- semigrassi (grasso 3-10%) : alice, dentice, pesce spada, sarago, sarda, triglia,
tonno;
- grassi (grasso superiore al 10%) : anguilla,
aringa, sgombro.
Nei grassi dei pesci sono presenti gli acidi grassi detti "polinsaturi", che appartengono alla
categoria degli acidi grassi essenziali. La famiglia degli acidi grassi omega-3 è ritenuta benefica nella
prevenzione delle malattie cardiocircolatorie. Il contenuto di colesterolo è di circa 50 mg %nei pesci, mentre
arriva a valori di 150 mg % nei crostacei. Il pesce rappresenta un'ottima fonte di iodio, calcio, fosforo,rame,
magnesio, ferro, selenio e sodio. Il ferro, in particolare, si trova in forma facilmente assorbibile ed in
quantità elevate soprattutto nei mitili e nelle ostriche, 5-6 mg per 100 grammi di prodotto, mentre per lo iodio
ed il selenio è bene sapere che 150 g di pesce forniscono quantità sufficienti a soddisfare il fabbisogno
giornaliero di un adulto. L'apporto vitaminico è consistente per le vitamine B1, B2, B12 e PP, ma il pesce è
un importante e quasi esclusivo vettore di vitamine A e D presenti come tali nel fegato (olio di fegato di
merluzzo). Per quanto riguarda l'apporto energetico dei prodotti della pesca, esso dipende dal contenuto di
grasso e può variare da 70 a 200 kcal per 100 g di alimento.
I SALUMI forniscono proteine di ottima qualità, in quanto ricche di aminoacidi essenziali e facilmente
digeribili. Sono inoltre una buona fonte di vitamine del gruppo B, soprattutto B1, niacina e B12, e di minerali
quali ferro e zinco, nella forma adeguata all’assorbimento da parte dell'organismo.
I salumi inoltre per la loro conservazione richiedono un trattamento con il sale che aumenta il loro contenuto in
sodio; questo fatto è importante per tutti perché abbiamo abitudini alimentari che apportano circa 10 volte il
fabbisogno di sodio per il nostro organismo, ma vale soprattutto per chi soffre di ipertensione arteriosa. Le
calorie oscillano tra le 250 e le 400 kcal per 100 ga seconda del diverso contenuto in grassi.
I salumi rappresentano un’alternativa alla carne nei secondi piatti, tuttavia bisogna fare attenzione al consumo
di insaccati, che a causa della loro composizione più ricca in grassi possono interferire con il bilancio dei
lipidi ematici e contribuire all’innalzamento dei livelli di colesterolo nel sangue.
Le UOVA sono impiegate da sempre nell’alimentazione umana e non solo direttamente, ma anche nella
preparazione dei cibi ed il grande uso che se ne fa scaturisce dalle loro molteplici qualità come il fatto di
avere un gusto gradevole, di presentare notevoli pregi nutrizionali e tecnologici, di essere cucinate velocemente
e manipolate in vario modo.
Le proteine presenti nelle uova sono di elevato valore biologico, inoltre grazie al loro indice di sazietà
elevato ed al loro basso apporto di calorie risulano indicate nei regimi ipocalorici. L'uovo risulta particolarmente adatto nell’alimentazione dell’iperuricemico, mentre
sono da ridurre, ma non da eliminare, in caso di ipercolesterolemia. Dal punto di vista calorico possiamo
affermare che un uovo di gallina intero fornisce circa 75 kcal.
Le informazioni e le indicazioni contenute in questa sezione hanno carattere puramente informativo e non prescrittivo, esse valgono per i soli adulti, inoltre non sono applicabili alle donne in gravidanza, alle persone che svolgono attività fisica pesante ed ovviamente alle persone interessate da qualsivoglia malattia o patologia. Tutti i consigli e le diete esposte vanno sempre sottoposte all'approvazione del proprio medico, pertanto esse non devono essere utilizzati in sostituzione del parere di un medico e/o dietologo.
L'uso improprio e smodato delle diete proposte, per il quale si declina comunque ogni responsabilità, deve essere evitato.