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Hai voluto la bicicletta? Adesso pedala!
Domanda retorica che invita a prendersi la responsabilità delle proprie azioni e si rivolge a chi mostra segni di insofferenza nei confronti di una cosa che in precedenza ha desiderato con una certa insistenza. E' anche l'invito a non demordere e portare avanti una scelta impegnativa, sebbene questa comporti sacrificio.
Prende origine dal desiderio di avere un mezzo per raggiungere un obiettivo, ma tale mezzo, pur essendo di notevole aiuto per l'impresa da svolgere, prevede fatica e impegno, proprio come ad esempio la bicicletta. In altre lingue lo stesso significato si esprime con diverse metafore ad esempio: 'finire a cucchiaiate la zuppa in cui si è sbriciolato il pane' (Tedesco); 'bere la birra che ci si è preparati' (Polonia) ecc...
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Darsi la zappa sui piedi
E' un modo di dire che indica un gesto che si ripercuote sullo stesso soggetto che lo ha compiuto. Si tratta quindi di un'azione involontaria o impulsiva, che porta a risultati controproducenti.
L'espressione deriva dalla locuzione 'Darsi la scure sui piedi' (oppure 'darsi alle gambe da sé') derivante dal latino, utilizzata con questo significato da Petronio, Cicerone e Apuleio.
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Fare orecchie da mercante
Tale espressione indica una situazione in cui una persona finge di non capire quel che le viene chiesto, disinteressandosi quasi all'argomentazione trattata.
Non si conosce l'origine esatta di questo detto, ma è risaputo che gli antichi mercanti erano soliti interessarsi esclusivamente ai propri affari e nei mercati evitavano le domande scomode e non attinenti alla propria attività dicendo che, data la gran confusione, non riuscivano a udire.
I primi autori che hanno messo su carta "fare orecchie da mercante" sono il Lasca, vale a dire Anton Francesco Grazzini, e Alessandro Manzoni che lo ha menzionato nel suo più celebre romanzo, "I promessi sposi".
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E' un leone da tastiera
Si tratta di un modo di dire recente, quindi un neologismo della lingua italiana per riferirsi ad una persona che sui social media o su altre piattaforme del web, interagisce con aggressività e arroganza nelle parole, mostrando un coraggio da leone che nasce esclusivamente dal distacco dato da Internet e dal fatto che la conversazione è a distanza oppure dettata dal fatto che la persona rimane anonima. Probabilmente infatti queste persone non avrebbe gli stessi modi di fare e la stessa sicurezza in uno scambio di opinioni faccia a faccia.
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Mettere il dito nella piaga
Capire esattamente il punto debole di una questione, la causa di una situazione, la cosa più importante di un problema e simili. Si utilizza anche quando l'argomento che si va a trattare è scomodo per l'interlocutore e si va a toccare un tasto dolente e sgradito.
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Cadere dalla padella nella brace?
L’espressione cadere dalla padella nella brace indica il passare da un guaio piccolo o modesto ad uno molto più grande. In sostanza significa peggiorare la propria situazione.
L'origine di questo detto è da ricercarsi un un racconto di Pico Luri di Vassano. L’autore in questo aneddoto raccontava di un pesciolino che viene messo vivo in una padella a friggere, per sfuggire all’amaro destino decide di tentare la fuga saltando fuori dalla padella, ma finisce in una brace sottostante.
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È inutile piangere sul latte versato
E' un modo di dire che significa che non ha senso rimuginare o lamentarsi per errori o situazioni negative che sono già accaduti e non possono essere cambiati. La frase sottolinea l'inutilità di perdere tempo e energia a preoccuparsi per eventi passati che non possono essere corretti. Invece, invita a concentrarsi sul presente e sul futuro, imparando dagli errori passati anziché rimanere intrappolati nel rimpianto.
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Avere una spada di Damocle sulla testa
L'espressione ha origine da un racconto dell'antica Grecia. La storia è legata alla figura di Damocle, un cortigiano alla corte di Dionisio II, tiranno di Siracusa nel IV secolo a.C. Damocle ammirava la ricchezza e il potere del tiranno, sostenendo che Dionisio fosse estremamente fortunato.
Per mostrargli quanto fosse effimera la fortuna e quanto fosse costantemente in pericolo, Dionisio offrì a Damocle di scambiare i ruoli per un giorno. Durante il banchetto, Damocle notò una spada appesa solo da un crine di cavallo direttamente sopra la sua testa. Questo gli fece capire che, nonostante le apparenze, la posizione di potere viene accompagnata da pericoli costanti e gravi.
Da qui, l'espressione è diventata un modo di descrivere una situazione in cui c'è un pericolo imminente e costante.
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