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Che lunga notte
Che lunga notte e luna rosa e verde
al tuo grido tra zagare, se batti
ad una porta come un re di Dio
pungente di rugiade: «Apri, amore, apri!»
Il vento, a corde, dagli Iblei dai coni
delle Madonie strappa inni e lamenti
su timpani di grotte antiche come
l’agave e l’occhio del brigante. E l’Orsa
ancora non ti lascia e scrolla i sette
fuochi d’allarme accesi alle colline,
e non ti lascia il rumore dei carri
rossi di saraceni e di crociati,
forse la solitudine, anche il dialogo
con gli animali stellati, il cavallo
e il cane la rana le allucinate
chitarre di cicale nella sera.

Salvatore Quasimodo
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INFORMAZIONI SULLA POESIA
E' stata visualizzata 261 volte.
E' stata votata 2 volte.
Pubblicata in data 30/06/23.
E' lunga 666 caratteri.
L'autore è Salvatore Quasimodo: Poeta
Nascita: Modica (Sicilia) il 20/08/1901data morte il 14/06/1968
Da bambino gira la Sicilia per seguire il padre, ferroviere capostazione, mestiere che intorno al 1908 porta la famiglia ad alloggiare per un periodo all'interno di un vagone merci parcheggiato sui binari di Messina. Si diploma nel 1919, due anni dopo la pubblicazione delle prime poesie sul mensile da lui fondato “Nuovo Giornale Letterario”, le cui .. Continua »

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