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La madre
E il cuore quando d'un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d'ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
sarai una statua davanti all'eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m'avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d'avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.

Giuseppe Ungaretti
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INFORMAZIONI SULLA POESIA
E' stata visualizzata 4999 volte.
E' stata votata 10 volte.
Pubblicata in data 27/07/13.
E' lunga 545 caratteri.
L'autore è Giuseppe Ungaretti: Poeta e scrittore
Nascita: Alessandria d'Egitto (Egitto) il 08/02/1888data morte il 01/06/1970
Perde accidentalmente il padre, operaio di origine toscana, quando ha solo due anni. Con i proventi del forno di famiglia, sua madre lo iscrive in una prestigiosa scuola svizzera dove sboccia la passione per la poesia, stimolata anche dal vivace ambiente multiculturale della città. Intorno al 1912 si trasferisce a Parigi per studiare; qui stringe .. Continua »

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