Dal 1985 ogni anno una città europea viene eletta “capitale europea della cultura” al fine di mostrare e promuovere la sua vita e sviluppo culturale, inteso come proposte ed eventi a livello culturale.

Rispetto al patrimonio mondiale dell'Unesco, per esempio, qui l'accezione di cultura non investe gli elementi culturali permanenti di una città, quanto piuttosto le iniziative e la manifestazioni atte a far conoscere tutto lo spirito di una città. L'Unione Europea premia infatti quelle città che riescono a proiettarsi nel futuro valorizzando al contempo le proprie origini e quindi la propria identità storica.

Altri elementi valutati positivamente dalla commissione europea sono l'interazione con le altre realtà culturali europee e la sostenibilità, tematica molto importante quanto delicata e recente.
Nel 1985, anno in cui Melina Merkouri, allora Ministro della Cultura nel governo greco, propose quest'iniziativa, c'erano molte meno accortezze, ma l'impatto in primis culturale e poi socio-economico che aveva sulle città protagoniste fu così positivo che l'iniziativa si è rinnovata di anno in anno. Nel tempo sono quindi cresciute le regole generali per diventare capitale europea della cultura, ma anche l'importanza e il ritorno in termini di visibilità di cui beneficiano le città elette.