“La diffusione dell'e-mail ha riproposto una tradizione epistolare che si era perduta, cioè abbiamo ricominciato a scriverci delle lettere. E questo è un fatto assolutamente importante. Poi l'e-mail è un elemento grazioso, non è così irruente e sgraziato come il fax che viene depositato di forza su una scrivania in una casa. Quindi io credo che questo potrà avvicinare alla lettura di più il nostro Paese che ha uno degli indici di lettura più bassi.”
Dopo essersi laureato in giurisprudenza, nel 1973 entra da praticante nella redazione del “Corriere dei ragazzi”, per poi proseguire la carriera giornalistica scrivendo sul quotidiano milanese pomeridiano “Corriere d'Informazione”, per il padre “Corriere della Sera” e sul settimanale “L'Europeo”. Nel 1987 torna al ..Continua »