
Perché l'estate dura più dell'inverno?
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I più attenti ai dettagli ci avranno fatto caso da soli, gli altri ne avranno semplicemente goduto. Le stagioni calde – primavera ed estate – hanno una durata più lunga rispetto ai corrispondenti semestri freddi. Ma quanto esattamente?
La differenza è davvero esigua, basti pensare che mentre il periodo estivo ha una durata di 93 giorni e 15 ore , il suo complementare inverno è lungo 89 dì . Uno scarto temporale davvero minimo, che si ripropone in misura minore anche nelle stagioni più miti (92 giorni e 20 ore primaverili contro gli 89 giorni e 19 ore autunnali).
Perché? Come insegnano la prima e la seconda legge di Keplero, partendo dal presupposto che la Terra ruota intorno al Sole seguendo un'orbita ellittica, che la stella infuocata non si trova al centro dell'ellissi e che il raggio vettore (segmento che collega il centro del Sole con quello di un pianeta orbitante) disegna uguali aree nello stesso lasso di tempo, tra le conseguenze astronomiche che ne derivano vi è anche la variazione di velocità subita da un corpo celeste lungo la sua orbita.
Durante l'inverno – e l'autunno – il raggio vettore tra Terra e Sole si accorcia: entriamo così in prossimità del perielio, ovvero il punto in cui un oggetto astronomico vede ridursi al minimo la sua distanza dal Sole. La fisica vuole che ciò provochi l'aumento della velocità orbitale: la Terra ha più fretta di allontanarsi e di conseguenza la stagione fredda ha una durata inferiore. In estate – e primavera – avviene esattamente l'opposto: il nostro pianeta si crogiola più a lungo in prossimità dell'afelio, il punto di massima distanza dal Sole, regalandoci così 4 giorni estivi in più.
Questo fenomeno è valido per l'emisfero boreale; in quello australe vige la regola contraria, ovvero l'inverno durerà 4 più della rivale estate.
Se vi state chiedendo come mai l'inverno avviene in perielio, cioè quando ci troviamo più vicini al Sole, la risposta è semplice: non è tanto la distanza da esso a determinare la differente durata delle stagioni, bensì l'inclinazione dell'asse terrestre rispetto al Sole, che provoca un'incidenza discordante dei raggi solari sulla superficie terrestre.
Con un'inclinazione dell'asse di circa 23.27° – valore in costante variazione – quando la Terra si trova in perielio, sull'emisfero settentrionale i raggi solari arrivano con minore intensità, provocando l'abbassamento della temperatura. In posizione di afelio avviene il contrario; l'emisfero boreale è più esposto all'irraggiamento e noi possiamo godere di gradevoli temperature, nonostante il Sole sia più lontano dalla Terra.
La differenza è davvero esigua, basti pensare che mentre il periodo estivo ha una durata di 93 giorni e 15 ore , il suo complementare inverno è lungo 89 dì . Uno scarto temporale davvero minimo, che si ripropone in misura minore anche nelle stagioni più miti (92 giorni e 20 ore primaverili contro gli 89 giorni e 19 ore autunnali).
Perché? Come insegnano la prima e la seconda legge di Keplero, partendo dal presupposto che la Terra ruota intorno al Sole seguendo un'orbita ellittica, che la stella infuocata non si trova al centro dell'ellissi e che il raggio vettore (segmento che collega il centro del Sole con quello di un pianeta orbitante) disegna uguali aree nello stesso lasso di tempo, tra le conseguenze astronomiche che ne derivano vi è anche la variazione di velocità subita da un corpo celeste lungo la sua orbita.

Perielio e Afelio
Questo fenomeno è valido per l'emisfero boreale; in quello australe vige la regola contraria, ovvero l'inverno durerà 4 più della rivale estate.
Se vi state chiedendo come mai l'inverno avviene in perielio, cioè quando ci troviamo più vicini al Sole, la risposta è semplice: non è tanto la distanza da esso a determinare la differente durata delle stagioni, bensì l'inclinazione dell'asse terrestre rispetto al Sole, che provoca un'incidenza discordante dei raggi solari sulla superficie terrestre.
Con un'inclinazione dell'asse di circa 23.27° – valore in costante variazione – quando la Terra si trova in perielio, sull'emisfero settentrionale i raggi solari arrivano con minore intensità, provocando l'abbassamento della temperatura. In posizione di afelio avviene il contrario; l'emisfero boreale è più esposto all'irraggiamento e noi possiamo godere di gradevoli temperature, nonostante il Sole sia più lontano dalla Terra.
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