“Settembre. Una passeggiata in un viale tranquillo e una sosta in panchina, magari ad occhi chiusi per difendersi dal sole; improvviso il suono di una foglia secca trascinata dal vento sull'asfalto ed è subito settembre. È la prima solitaria sentinella dell'estate che si allontana, quella foglia, e irrompe rumorosa, in un silenzio che sentiamo diverso e ostile: non cantano più le cicale, non volano calabroni. C'è un'aria sospesa, di trapasso, e se non fosse per quella foglia vagante non ce ne saremmo accorti. La malinconia è la prima tentazione che ci nasce dentro, e per un po' va anche bene di tenercela; l'estate con i suoi colori, le sue dolcezze, le libertà che ci offre, ha ben diritto al nostro rimpianto. Ma non si indugi troppo, ci attendono altri piaceri, diverse e non meno suggestive giornate; tra poco le foglie gialle o rosse saranno tante a dare colori luminosi al viale della nostra passeggiata, e quando, con i primi brividi di freddo formeranno un tappeto dorato fra i tronchi degli alberi, noi avremo già ritrovato la gioia del fuoco nel caminetto, se ne possediamo uno, e ci sembrerà carezzevole e appagante indossare tessuti morbidi e caldi per lunghi mesi dimenticati.
”Maria Venturini