La credenza popolare che il quadrifoglio porti fortuna risale al Medioevo e ad un'antica usanza dei Druidi. Come spesso accade, non è semplice scindere ciò che è vero da ciò che è stato inventato e che è poi diventato leggenda, ma le fonti più accreditate ricordano che durante il periodo medioevale il “quarto elemento” dopo la trinità era considerato proprio quello della fortuna e che i Druidi utilizzavano il quadrifoglio per difendersi contro gli spiriti maligni durante la notte.
Per questo l'usanza vuole che si metta il quadrifoglio sotto il cuscino.

Ovviamente, la particolarità del quadrifoglio è la sua conformazione, sulla quale però è doveroso soffermarsi. Il quadrifoglio che porta fortuna è un'anomalia del trifoglio bianco ed è molto raro trovarlo; quelli che è più facile vedere in un prato sono i quadrifogli naturali, le cui foglioline sembrano avere la forma a cuore e sono noti in botanica con il nome Oxalis Tetraphylla, oppure i quadrifogli acquatici che, come dice il nome stesso, crescono in acqua.

Ad oggi il rapporto tra trifogli e trifogli anomali, vale a dire i quadrifogli, è di 10.000 a 1; secondo il Guinness dei Primati il record per un trifoglio anomale è di 56 foglie, cosa che non ha ancora trovato una spiegazione valida e condivisa. Da alcuni studi è emerso che nascono quadrifogli in suoli molto spesso inquinati, ma non è detto che sia questa la causa principale dell'anomalia, potrebbero esserci in gioco infatti anche fattori ambientali o genetici.