La società di calcio più titolata d’Italia ha un’origine alquanto umile e soprattutto curiosa, infatti la Juventus nacque nell'autunno del 1897 a Torino, su idea poco convinta di alcuni giovani studenti del liceo classico Massimo d'Azeglio, tutti di età compresa fra i 13 ed i 17 anni, che si ritrovavano abitualmente su un panchina non lontana dalla loro scuola, vicino al corso Duca di Genova.
La prima sede fu trovata nel retrobottega di un’officina meccanica, sita in corso re Umberto 42 a Torino, mentre il primo nome della società fu quello di “Sport-Club Juventus”, che venne scelto in riferimento ai giovani (Juventus in latino significa proprio gioventù) e con lungimiranza seguendo il preciso obiettivo di favorire la diffusione e la passione per la squadra anche fuori dell'ambito locale. Poco dopo la società cambiò nome in “Foot-Ball Club Juventus”.
Nel 1897 la sua prima maglia prevedeva una camicia bianca e pantaloni in stile «alla zuava», nel 1899 venne però cambiata con una camicia rosa munita di papillon, colletto bianco, cravattino e berretto nero.
La divisa tradizionale a righe verticali bianconere, venne adottata solo in seguito e precisamente nel 1903, seguendo la tendenza delle divise inglesi e ben più moderne, la maglia bianconera era ispirata a quella della squadra di Nottingham, il Notts County.
Il primo scudetto arrivò nel 1905, grazie anche allo svizzero Alfred Dick, proprietario di un'industria tessile che rafforzò la squadra con la sua presidenza.

Gli undici giocatori che vinsero il campionato italiano per la prima volta erano allenati da Domenico Donna: Oreste Mazzia, lo svizzero Paul Arnold Walty, Domenico Durante, Gioacchino Armano, il capitano Giovanni Goccione, lo scozzese Jack Diment, Alberto Barberis, Carlo Vittorio Varetti, Luigi Forlano, l'inglese James Squair.

Il secondo tricolore arriva invece nella stagione 1925/26, dopo una finale disputata con l'Alba Roma. É solo l’inizio, perché dal 1930 al 1935 arrivano cinque scudetti consecutivi, i primi di una lunga serie.