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![]() “Umana cosa è aver compassione agli afflitti; e come che a ciascuna persona stea bene, a coloro è massimamente richiesto li quali già hanno di conforto avuto mestiere, e hannol trovato in alcuni: fra' quali, se alcuno mai n'ebbe bisogno, o gli fu caro, o già ne ricevette piacere, io son uno di quegli. Perciocché dalla mia prima giovanezza infino a questo tempo oltre modo essendo stato acceso d'altissimo e nobile amore, forse più assai che alla mia bassa condizione non parrebbe, narrandolo, si richiedesse, quantunque appo coloro che discreti erano, et alla cui notizia pervenne, io ne fossi lodato e da molto più reputato, nondimeno mi fu egli di grandissima fatica a sofferire, certo non per crudeltà della donna amata, ma per soperchio fuoco nella mente concetto da poco regolato appetito: il quale, per ciò che a niuno convenevol termine mi lasciava contento stare, più di noia, che bisogno non m'era, spesse volte sentir mi facea.” Giovanni Boccaccio Informazioni sulla frase Questa frase è stata visualizzata 2176 volte.E' stata votata 1 volta. E' lunga 938 caratteri. La scheda dell'autore: Giovanni Boccaccio Giovanni Boccaccio, Scrittore e poeta ![]() Nascita: Certaldo (Toscana) il 16/6/1313, data morte il 21/12/1375 Interessato allo studio sin da ragazzo, fino al 1327 si forma principalmente da autodidatta e poi viene mandato a Napoli dal padre, che prima lo spinge verso il settore bancario e successivamente, date le scarse prestazioni presso la Compagnia dei Bardi, tenta di avviarlo alla carriera ecclesiastica. Naturalmente appassionato alla corrente .. Continua »
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