Cosa sono i missili ipersonici?
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Fase di lancio e caduta di un missile ipersonico
I missili ipersonici, anche chiamati armi ipersoniche, sono missili in fase di sperimentazione su cui hanno puntato gli occhi tanti paesi, tra cui Usa, Cina e Russia. Sono i missili del futuro e quello che sono in grado di fare è a dir poco sorprendente! Basti pensare che potrebbero arrivare a viaggiare fino a 25 volte la velocità del suono, il che significa che la loro velocità sarebbe compresa tra i 5.000 e i 25.000 chilometri orari.

Per colpire i territori nemici fino ad ora le grandi potenze si sono avvalse di due soluzioni: i missili da crociera e i missili balistici. I primi sono più lenti, ma perfettamente manovrabili, i secondi sono estremamente più veloci, ma la loro traiettoria non è modificabile. I missili ipersonici si configurerebbero come un nuovo veicolo più efficiente di ciò che si conosce. Sarebbero manovrabili come i missili da crociera e veloci e potenti quanto i missili balistici, se non addirittura di più. Questo perché la tecnologia ipersonica consente, e consentirà, di superare delle barriere tecniche in maniera formidabile.


Il missile ipersonico Kinzhal montato su un aereo russo
Come già accennato, la velocità di questi missili del futuro, è un qualcosa che ad oggi non ha eguali. Se il volo subsonico viaggia alla velocità del suono, Mach 1, quello supersonico è ancora più veloce e si attesta tra Mach 1 e Mach 3, il volo ipersonico arriverebbe a Mach 5. In un secondo un missile ipersonico potrebbe percorrere 1,6 chilometri. Si intuisce che la struttura di questi veicoli plananti sarà profondamente differente, in quanto è differente il comportamento dell'aria superata una certa soglia di velocità. Per non autodistruggersi, i missili ipersonici devono essere costruiti con materiali speciali, tra cui ceramiche e leghe metalliche speciali e altamente efficienti, ed è proprio questo aspetto su cui insistono le sperimentazioni. L'assetto ottimale non è ancora stato trovato.

I missili balistici intercontinentali, che da qui in poi li chiameremo usando il loro acronimo ICBM, si muovono perlopiù in verticale, raggiungono delle quote inimmaginabili, escono dall'atmosfera per poi ricadere sulla Terra. La loro traiettoria è detta "a campana", salgono per poi riscendere, il che rende la loro traiettoria piuttosto prevedibile. E questo rappresenta un limite per gli ICBM, in quanto consente di applicare delle difese e contromisure. La ricerca di un missile più potente e manovrabile, quale quello ipersonico appunto, nasce quindi per superare questo limite ed evitare che le proprie armi siano fermate. Il missile ipersonico sarebbe infatti maggiormente controllabile, sarebbero cioè consentite delle modifiche in volo riducendo di netto la capacità degli avversari di lanciare una controffensiva.

Da notare poi che le velocità che stiamo considerando sono tali da rendere possibile di colpire un territorio che sta dall'altra parte del mondo in soli 20 minuti. L'impatto sarebbe devastante, tanto è vero che c'è già chi sostiene la pericolosità dell'effettivo utilizzo di armi simili. Mentre in tanti propendono alla corsa verso queste armi, in tanti si interrogano già sulle conseguenze catastrofiche che ne potrebbero derivare in caso di uso.

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Tag: Missili  Armi  Futuro  



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