La tradizione vuole che nel periodo natalizio venga addobbato il cosiddetto albero di Natale e venga anche fatto il presepe, ma che cosa rappresenta il presepe?

Il presepe è una ricostruzione della nascita di Gesù attraverso delle piccole statuette di vario materiale. Il termine si origina dalla parola latina “praesaepe” che significa “recinto, mangiatoia”, si riferisce infatti ai luoghi chiusi dove venivano tenuti in passato gli ovini e caprini, vale a dire quello in cui nacque Gesù.
Non riuscendo a trovare un dormitorio libero a Betlemme nella notte tra il 24 ed il 25 dicembre, Maria trovò rifugio insieme a Giuseppe in una grotta, come raccontato nei Vangeli di Luca e di Matteo.

Gli altri elementi caratterizzanti la nascita di Gesù, come la presenza del bue e dell'asinello, dei pastori o degli angeli in cielo, sono emersi da altri Vangeli che non fanno parte della Bibbia e sono chiamati Vangeli apocrifi.
La più antica rappresentazione della natività risale al III secolo e si trova a Roma, precisamente presso le Catacombe di Priscilla; non si conosce il nome dell'autore, ma possiamo affermare che sia stato il precursore dei tanti maestri della pittura e della scultura che nel corso del tempo hanno prestato la loro arte per rappresentare la natività.

L'usanza però di ricreare fisicamente il momento della nascita di Gesù nel mese di dicembre discende da San Francesco d'Assisi. Di ritorno da un viaggio in Palestina, nel 1223, il primo francescano fece allestire una stalla con del fieno, un bue, un asino ed un bambino nella città di Greccio e qui vi recitò il Vangelo.
L'evento venne descritto e ripreso nel corso degli anni da più scrittori tanto che il presepe cominciò ad essere ricreato con piccole statuette nelle Chiese nel '400 e finì ben presto per entrare nelle case e diventare un'iconografia religiosa nazionale e poi mondiale. Oggi il presepe viene infatti allestito in tutti i Paesi cattolici.