“Io sono nato quando c’era la guerra, nel 1938. Allora in Italia era tutto crollato, da bambino andavo in mezzo alla strada a cercare i mozziconi di sigarette, per trovarne due dovevo fare 30 km e con quei due mozziconi andavo da uno che mi dava due castagne e con quelle due castagne dovevo vivere tutta la giornata. La scuola non esisteva, chi aveva la quinta elementare era un profeta, poteva fare il sindaco, il presidente della Repubblica e mano a mano che crescevo ho cominciato a capire come mi dovevo muovere e mi son messo a cantare e a fare le imitazioni. ”