“Se si ammettono le parole dell'odio nel contesto pubblico, se si accoglie lo hate speech nella ritualità del quotidiano, si legittimano rapporti imbarbariti. Io l'odio l'ho visto. L'ho sofferto. E so dove può portare. Per questo vado a parlare con gli studenti. Gli racconto un passato figlio dell'odio e del rancore disumano e loro mi ascoltano con un'attenzione di cui non smetto di essergli grata.”