Fino a quando i figli devono essere mantenuti dalla famiglia?
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Il mantenimento dei figli può continuare anche dopo i 18 anni, ma a quali condizioni?

Il mantenimento dei figli può continuare anche dopo i 18 anni, ma a quali condizioni?

L'Italia viene spesso criticata per le sue tradizioni ed i forti legami familiari, che portano i figli a convivere con i genitori ben oltre il raggiungimento della maggiore età. Oltre alla consuetudine ed alle usanze, esistono tuttavia delle norme che obbligano i genitori a mantenere i figli, anche se sono separati. In tali casi l'assegno va versato all'altro genitore oppure al figlio stesso, se ha già raggiunto i 18 anni e lo chiede espressamente.

Ma veniamo al dettaglio della durata del mantenimento, che spesso ha risvolti non sempre immediati e gradevoli, con contrasti e contenziosi legali che si avviano all'interno della famiglia stessa.
Secondo le leggi italiane i figli vanno mantenuti sempre se sono minorenni e quando maggiorenni, finché non diventano autonomi a livello economico. Secondo i giudici, infatti, finché il figlio studia o si sta formando, i genitori devono garantire al figlio il loro stesso tenore di vita. Quindi, oltre al vitto ed all'alloggio, devono provvedere alle spese per l'istruzione, lo sport, i viaggi, lo svago, le relazioni sociali, gli strumenti di informazione tradizionali o digitali come TV, computer, smartphone etc.. Ovviamente i genitori benestanti dovranno garantire al figlio spese modulate in rapporto al loro reddito e stato sociale, mentre coloro che hanno un reddito e/o una condizione sociale meno elevata spenderanno meno, in rapporto al proprio status.

Anche se il mantenimento può durare ben oltre la maggiore età, la Corte di Cassazione sostiene infatti che i figli crescendo, in rapporto alla loro età, hanno sempre il dovere di cercare di rendersi indipendenti e se questi dovessero restare inerte per pigrizia, perderebbero il diritto al mantenimento. In sostanza un figlio maggiorenne, per essere mantenuto, deve preoccuparsi della propria formazione oppure, se non vuole studiare o dimostra di non riuscirvi, deve cercarsi un'occupazione. Il lavoro i tal caso non deve corrispondere necessariamente alle sue aspirazioni ed inclinazioni ed il figlio, pertanto, deve sapersi accontentare nella ricerca del lavoro. Un figlio minorenne invece ha sempre diritto di essere mantenuto, anche se non ha intenzione di studiare o frequentare la scuola oltre l'obbligo.
Alcuni contenziosi hanno fatto pronunciare ulteriormente la Suprema Corte in argomento, stabilendo una sorta di limite di età oltre il quale è difficile sostenere di aver ancora bisogno del mantenimento dei genitori. Infatti si può presumere che, superati i 30-34 anni (l'età varia a seconda del percorso di studi eventualmente intrapreso), la disoccupazione potrebbe non essere più sufficiente per l'obbligo di mantenimento e dopo tale età, pertanto, il figlio potrebbe perdere il diritto a essere mantenuto ed ospitato nelle mura domestiche.

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