E' pratica comune utilizzare un carrello per fare la spesa, ma fino agli inizi del '900 tale strumento non era ancora stato inventato e gli oggetti venivano tenuti semplicemente in mano o in piccoli cestini, cosa che diventava scomoda quando i consumatori dovevano acquistare un quantitativo significativo di oggetti.

Fu Sylvan Goldman, proprietario dello store Humpty Dumpty ad Oklahoma City a pensare per primo ad una soluzione per il trasporto di tanti oggetti. La sua lampadina si accese nel 1937 osservando una sedia pieghevole e nel giro di due mesi fu pronto il suo carrello, che constava di due cestini, una maniglia e delle ruote.
Goldman era entusiasta, ma i suoi clienti, soprattutto gli uomini, erano restii a trasportare il nuovo strumento; senza perdersi d'animo, l'inventore si avvalse della collaborazione di alcune donne e chiese loro di utilizzare il carrello facendo finta di fare la spesa.
Per lo spirito d'emulazione, furono in tanti a cominciare a prendere confidenza con il carrello, riscontrando una maggiore comodità.

Il successo fu così grande che già tre anni dopo, vale a dire nel 1940, nel valutare gli spazi di nuovi alimentari e grandi magazzini, si teneva di conto delle dimensioni dei carrelli e si disegnavano quindi corridoi più larghi.

Nel 1947 Orla Watson progettò un carrello con cestino fisso ed apertura posteriore e nel 1950 venne rilasciato il modello base di carrello attualmente in uso, composto principalmente da un grande cestino su quattro ruote. Nel tempo poi, riscontrate le esigenze dei clienti, vi si sono aggiunti accessori come i seggiolini per i bambini piccoli o i supporti per le bottiglie per esempio.