Come convincere un ragazzo a smettere di fumare
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I dati che emergono dalle ultime analisi statistiche condotte dall'Istituto Superiore di Sanità sono allarmanti: sempre più minori fumano, se metà dei minorenni italiani ha provato almeno una volta a fumare una sigaretta, 1 giovane su 10 è già un tabagista individuale. Si apprende già in tenera età il fatto che il fumo sia dannoso per la salute ma un po' per emulazione e un po' per "sentirsi grandi" i ragazzini non solo delle scuole superiori, bensì anche delle scuole medie, provano a fumare. Poco importa se non tutti prendono il vizio subito, 1/3 di questi sarà comunque destinato a diventare un fumatore abituale e questa situazione non è accettabile. Le prime persone che devono intervenire sono i genitori, per impedire che il figlio adolescente diventi un tabagista. Vediamo quindi quali sono i consigli e i metodi per convincere un giovane a smettere di fumare.

1) Dare il buon esempio in casa
Se uno dei due genitori, se non tutti e due, fuma, la cosa migliore da fare sarebbe iniziare un percorso insieme al figlio per smettere di fumare. Si sa che i genitori rappresentano sempre dei modelli per i propri figli e la cosa più giusta e naturale sarebbe quella di dare il buon esempio. Intraprendere un percorso simile porta vantaggi a livello salutare, economico e a livello di armonia familiare, in un certo senso aiuta a sentirsi più vicini e a consolidare i rapporti.

2) Impedire di fumare in casa
Dare punizioni, rimproveri e regole eccessivamente ferree è controproducente, ma una regola di base giusto per iniziare a far smettere il proprio figlio adolescente di fumare è quello di vietargli categoricamente di fumare in casa spiegandogli la nocività del fumo passivo e l'importanza di respirare aria pulita in un ambiente domestico. Oltre a garantire a tutti gli abitanti della casa di non avere problemi, può rappresentare un disincentivo a fumare.

3) Cercare il dialogo, continuamente
Convincere il proprio figlio a smettere di fumare è un processo delicato che dovrebbe iniziare e finire con un dialogo, un dialogo continuo, tranquillo ed autorevole al tempo stesso. Non ci si deve accanire, ma nemmeno lasciar correre pensando "meglio le sigarette che altro". Non basta una ramanzina e, come già detto, non servono le punizioni. Quel che fa davvero la differenza è un dialogo di tipo costruttivo che fa leva su ciò che interessa i propri figli, per questo il compito è affidato ai genitori, perché sono le persone che meglio conoscono questi ragazzini e sanno quindi quelli che possono essere definiti i "talloni d'Achille": lo sport, i vestiti, il piacere ai ragazzi o alle ragazze. Dato che le conseguenze del vizio del fumo sono tutte negative, è facile trovare il canale in cui inserirsi: un consumo eccessivo di sigarette abbassa le prestazioni fisiche, peggiora l'alito e disincentiva i baci, le unghie possono rompersi, i capelli sfibrarsi e così via. Quel che è importante è capire dove andare a colpire, sempre sottolineando ovviamente l'aspetto economico. Non avendo un ragazzino una sua fonte di reddito personale, dovrà attingere dalla paghetta e questa potrebbe venir sospesa se destinata all'acquisto di sigarette. Ecco che anche in questo caso potrebbe essere utile far presente la marea di altre cose alternative che si possono fare con gli stessi soldi, come un viaggio, un nuovo paio di scarpe, occhiali, o anche un appuntamento settimanale per farsi i capelli ecc.

Inoltre, potrebbe essere utile mettersi in contatto con i genitori del migliore amico o amica del proprio figlio e, se anch'essi stanno vivendo la stessa problematica, cercare di collaborare così che anche i coetanei più vicini possano essere da esempio. In ultimo, come tentativo estremo in caso di grande dipendenza, anche fisica, il consiglio è quello di rivolgersi a dei centri antifumo specializzati che sanno come comportarsi e gestire la situazione, nonché trovare il percorso migliore. Si parla di dipendenza fisica quando in mancanza delle sigarette si diventa particolarmente nervosi, irritabili e si perde il sonno, quindi un consiglio ulteriore è quello di osservare i comportamenti del figlio e le conseguenze di un'eventuale diminuzione del numero di sigarette fumate durante il giorno.

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Tag: Fumo  


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