La mongolfiera è un veicolo aereo il cui volo non si può controllare in quanto segue le correnti d'aria; non vi sono quindi comandi né timoni e non si possono prestabilire le rotte o i punti di atterraggio. Appartiene alla famiglia degli aerostati e riesce a sopraelevarsi grazie al principio di Archimede, nonché alla combustione del propano, che rende l'aria all'interno dell'involucro più calda rispetto a quella esterna, cosa che consente alla mongolfiera di ricevere una spinta verso l'alto.
Ciascuna mongolfiera è costituita da tre parti:

1) involucro: è la parte più evidente, vale a dire quella che comunemente viene chiamata “pallone” e che contiene l'aria; tale struttura si forma con pannelli di nylon Nomex e cavi d'acciaio ed è quindi molto sicuro, oltre che impermeabile e ben resistente al calore;

2) bruciatori: generalmente sono due e rappresentano un altro elemento fondamentale di questa tipologia di veicolo in quanto senza bruciatori la mongolfiera non potrebbe alzarsi in volo; vengono alimentati da gas propano liquido e sono fissati al cosiddetto “quadro di carico” dell'involucro tramite un giunto cardanico che permette di direzionare perfettamente la fiamma;
3) navicella o cesta: si tratta del cestello realizzato in vimini che sta appeso all'involucro, adibito al trasporto dei passeggeri e dei serbatoi del gas. Ovviamente la struttura portante della navicella non è realizzata esclusivamente in vimini, ma ha una struttura portante fatta di tubi metallici e ha una base di legno.