Inquinamento e gravidanza, cosa succede al feto quando l'ambiente è tossico?
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Scopri come l’inquinamento può influenzare lo sviluppo del feto

Scopri come l’inquinamento può influenzare lo sviluppo del feto

L’inquinamento ambientale interessa tutti, ma alcuni soggetti sono più fragili. Uno degli effetti più pesanti lo subisce chi ancora deve nascere. Il feto, nei nove mesi di gravidanza, si sviluppa in un ambiente che assorbe tutto: aria, acqua, alimenti, sostanze chimiche. Se c’è qualcosa di tossico, arriva anche lì, dove si sta formando una nuova vita.

Assorbimento delle sostanze nocive
Ogni giorno respiriamo, mangiamo, tocchiamo. E una donna incinta non è diversa. Solo che quello che entra nel suo corpo può passare attraverso la placenta e raggiungere il feto. Parliamo di gas, particelle, metalli, pesticidi, microplastiche. Il corpo filtra, certo, ma non tutto. E quello che sfugge, va a colpire un organismo in costruzione, molto più fragile.

Effetti del particolato PM2.5
Il particolato fine, quello che si chiama PM2.5, è uno dei più pericolosi. È piccolo, si infila ovunque. Entra nei polmoni, passa nel sangue e da lì attraversa la placenta. Quando una donna incinta è esposta a livelli alti di PM2.5, aumentano i rischi: parto prematuro, basso peso del neonato, malformazioni. Un bimbo che nasce troppo presto o troppo leggero parte già in salita.

Inquinamento da biossido di azoto
Anche il biossido di azoto, soprattutto quello che arriva dai tubi di scarico delle auto, circola facilmente in città e zone industriali. Chi vive vicino a strade trafficate lo respira ogni giorno. E anche questo gas, come altri, finisce nel sangue. Gli studi più recenti collegano questa esposizione a problemi nello sviluppo del cervello, con effetti sul linguaggio, sull’attenzione, sulla memoria.

Conseguenze che emergono nel tempo
Ci sono bambini che nascono senza segni evidenti, ma i problemi emergono con il tempo. I pediatri vedono più spesso disturbi dell’attenzione, ritardi nell’apprendimento, episodi di ansia. Il sistema immunitario anche ne risente: più allergie, più infezioni, più difficoltà respiratorie. L’asma, ad esempio, in molti casi compare molto presto, già nei primi anni.

Contaminazione dell’acqua
Poi c’è l’acqua. Può sembrare pulita, ma se è contaminata da piombo o mercurio, il rischio è alto. Il piombo danneggia lo sviluppo cerebrale, interferisce con la comunicazione tra neuroni. Il mercurio, spesso presente in alcuni pesci, fa lo stesso. E queste sostanze restano nel corpo, non si eliminano facilmente.
Pesticidi e sostanze chimiche
Anche i prodotti che usiamo ogni giorno non sono esenti. I pesticidi, ad esempio, si trovano in frutta, verdura, perfino nella polvere che respiriamo in casa. Non serve una quantità enorme. Basta che ci sia. Queste molecole passano dalla madre al feto e possono rallentare la crescita, alterare lo sviluppo ormonale e influenzare il cervello.

Disuguaglianze ambientali
Il problema colpisce di più chi ha meno possibilità. Le famiglie che abitano in zone più inquinate spesso non possono scegliere. Vivono vicino a fabbriche, discariche, strade trafficate. Non hanno accesso a cibo biologico o acqua filtrata. E magari nemmeno a controlli medici frequenti. Il rischio, per loro, è ancora più alto.

Effetti di basse esposizioni
Non servono grandi quantità di inquinanti per causare un danno. Anche livelli ritenuti “nella norma” influiscono quando si parla di un feto. Il suo corpo non sa ancora difendersi. Non riesce a smaltire le sostanze tossiche come un adulto. Basta poco per creare un effetto.

Alla fine, tutto questo non riguarda solo il singolo. Un bambino che nasce con difficoltà avrà bisogno di più cure, più attenzioni, più tempo. Questo ha un impatto anche su scuola, sanità, economia. Investire in un ambiente sano è un vantaggio per tutti.
Ogni scelta che riduce l’inquinamento è una scelta che protegge chi sta per nascere. Meno fumo, meno scarichi, meno sostanze tossiche. Più controllo su quello che finisce nell’aria, nell’acqua, nel cibo. Proteggere lo sviluppo fetale vuol dire mettere le basi per una società più sana, fin da subito.

Adesso approfondiamo l'argomento con alcune domande ricorrenti e consigli (FAQ)

Basta vivere in città per essere esposti?
Non sempre, ma spesso sì. Le città hanno più traffico, più edifici, più persone. Tutto questo aumenta l’inquinamento. Però anche chi vive fuori, vicino a fabbriche o campi trattati con pesticidi, può essere esposto. Dipende da dove si è e da cosa c’è attorno.

Esistono momenti più delicati in gravidanza?
Sì, le prime settimane sono molto sensibili. È lì che si formano gli organi e il cervello. Ma anche dopo è importante. Lo sviluppo continua per tutti i nove mesi, quindi più l’ambiente è pulito, meglio è.


Il cibo può trasmettere sostanze inquinanti?
Sì. Alcuni pesci, ad esempio, possono contenere mercurio. Frutta e verdura non lavate bene possono avere tracce di pesticidi. Anche i contenitori in plastica, se riscaldati, rilasciano sostanze. Meglio fare un po’ di attenzione.

Come fa l’aria inquinata a colpire il feto?
La madre respira aria inquinata. Le particelle minuscole entrano nei polmoni, passano nel sangue e da lì attraversano la placenta. Quello che respira lei, in parte, lo assorbe anche il bambino.

È vero che anche il rumore inquina?
Sì, anche se non è come lo smog. Il rumore forte costante, come quello vicino a strade trafficate, può aumentare lo stress nella madre. E questo stress può influenzare la gravidanza e il benessere del feto.

Cosa succede se un feto è esposto a piombo?
Il piombo è molto pericoloso. Può danneggiare il cervello del bambino, rallentare lo sviluppo e causare problemi di apprendimento. Anche piccole quantità sono rischiose.

Ci sono modi per proteggere il feto?
Sì, alcuni accorgimenti aiutano. Evitare il traffico intenso, usare acqua filtrata, scegliere cibi controllati, ventilare bene gli ambienti chiusi. Non si può eliminare tutto, ma si può ridurre il rischio.

Perché alcuni bambini nascono sottopeso?
Se la madre respira aria inquinata o è esposta a certe sostanze chimiche, il feto cresce più lentamente. Manca ossigeno, manca nutrimento e talvolta il peso può risentirne.

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