Creme fredde e gelati: il gusto dei consumatori diventa fit
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Il comparto food è cambiato tantissimo negli ultimi anni
Nel mercato dei prodotti da lavorazione, cioè quelli destinati ad esser processati da laboratori artigianali e pasticcerie, si sono fatte strada creme fredde e surrogati pensati per soddisfare i nuovi “gusti” della clientela di questi anni.
Il comparto food è cambiato tantissimo: sono arrivate nuove “convinzioni”, così come si sono fatti avanti nuovi regimi alimentari, quindi se un tempo il burro o lo zucchero erano considerati sani e gustosi, oggi vengono evitati nelle diete.
Ciò nonostante, le persone non hanno smesso di mangiare dolci, semmai lo fanno in modo diverso. E come vedremo, è proprio grazie all’arrivo di soluzioni apposite, come le creme fredde per gelateria che laboratori e pasticcerie hanno potuto diversificare l’offerta, senza dover riconvertire macchinari e processi di lavorazione.
Cosa cambia nel gusto delle persone?
Oggi viviamo un grande ritorno verso il “fatto a mano di una volta”: la differenza rispetto al passato è che seguiamo diete differenti, quindi sembra sempre più difficile poter accontentare tutti i clienti. Inoltre gli effetti delle produzioni alimentari intensive spingono sempre più persone, a escludere prodotti industriali di massa, carne, pesce e derivati.
La crescente domanda di alimenti salutari
Secondo diversi studi, dopo la pandemia, una buona parte degli italiani ha rivisto le proprie abitudini alimentari tramite la riduzione del consumo di zuccheri e grassi. Tale
fenomeno avrebbe condotto a un vero e proprio boom di prodotti senza lattosio, senza glutine, senza zuccheri aggiunti e a basso contenuto calorico?.
Questi cambiamenti hanno modellato la domanda, rendendola sempre più focalizzata su prodotti con ingredienti selezionati, oltre che adatti a regimi alimentari particolari.
Le gelaterie artigianali, per adeguarsi, hanno iniziato a sperimentare preparazioni alternative e a specializzarsi in prodotti detti “free-from”, cioè “senza” particolari
allergeni o ingredienti non adatti a tutti.
Per poter accontentare una vastità di palati come questa, sono nate soluzioni B2B per pasticcerie, le quali uniscono il bisogno di ingredienti genuini e tracciati con quello di
variegare l’offerta per consumatori sempre più esigenti. Una delle più diffuse, ultimamente, è quella delle creme fredde, pensate per decorare, guarnire e arricchire
ogni tipologia di dessert, dal gelato al semifreddo.
In un momento storico in cui i consumatori conoscono le etichette, sanno leggere e confrontare la qualità e desiderano solo prodotti sicuri da portare in tavola, il nostro
Paese ha avuto l’occasione di riscoprire il valore delle tradizioni alimentari. E per le gelaterie artigianali, da sempre innovatrici nel campo dei dessert, questi sono gli anni della riscoperta dei sapori sani, genuini e dell’inclusività anche nelle preparazioni.
Il comparto food è cambiato tantissimo: sono arrivate nuove “convinzioni”, così come si sono fatti avanti nuovi regimi alimentari, quindi se un tempo il burro o lo zucchero erano considerati sani e gustosi, oggi vengono evitati nelle diete.
Ciò nonostante, le persone non hanno smesso di mangiare dolci, semmai lo fanno in modo diverso. E come vedremo, è proprio grazie all’arrivo di soluzioni apposite, come le creme fredde per gelateria che laboratori e pasticcerie hanno potuto diversificare l’offerta, senza dover riconvertire macchinari e processi di lavorazione.
Cosa cambia nel gusto delle persone?
Oggi viviamo un grande ritorno verso il “fatto a mano di una volta”: la differenza rispetto al passato è che seguiamo diete differenti, quindi sembra sempre più difficile poter accontentare tutti i clienti. Inoltre gli effetti delle produzioni alimentari intensive spingono sempre più persone, a escludere prodotti industriali di massa, carne, pesce e derivati.
Per le pasticcerie, questo cambiamento, non si è tradotto in un calo d’affari, anzi, tutto il contrario. Da una parte, infatti, vi è un’abbondante filone di nutrizionisti ed esperti che ritengono che non sia salutare etichettare determinati cibi come “proibiti”, in quanto questa pratica rende tali alimenti ancora più desiderati. Dall’altra, grazie alla possibilità di sperimentare nuove preparazioni tramite creme fredde e surrogati, le pasticcerie hanno potuto variare l’offerta offrendo prodotti a ridotto contenuto calorico, rispettosi delle diete etiche e di tutte le più comuni allergie e intolleranze.
La crescente domanda di alimenti salutari
Secondo diversi studi, dopo la pandemia, una buona parte degli italiani ha rivisto le proprie abitudini alimentari tramite la riduzione del consumo di zuccheri e grassi. Tale
fenomeno avrebbe condotto a un vero e proprio boom di prodotti senza lattosio, senza glutine, senza zuccheri aggiunti e a basso contenuto calorico?.
Questi cambiamenti hanno modellato la domanda, rendendola sempre più focalizzata su prodotti con ingredienti selezionati, oltre che adatti a regimi alimentari particolari.
Le gelaterie artigianali, per adeguarsi, hanno iniziato a sperimentare preparazioni alternative e a specializzarsi in prodotti detti “free-from”, cioè “senza” particolari
allergeni o ingredienti non adatti a tutti.
Per poter accontentare una vastità di palati come questa, sono nate soluzioni B2B per pasticcerie, le quali uniscono il bisogno di ingredienti genuini e tracciati con quello di
variegare l’offerta per consumatori sempre più esigenti. Una delle più diffuse, ultimamente, è quella delle creme fredde, pensate per decorare, guarnire e arricchire
ogni tipologia di dessert, dal gelato al semifreddo.
In un momento storico in cui i consumatori conoscono le etichette, sanno leggere e confrontare la qualità e desiderano solo prodotti sicuri da portare in tavola, il nostro
Paese ha avuto l’occasione di riscoprire il valore delle tradizioni alimentari. E per le gelaterie artigianali, da sempre innovatrici nel campo dei dessert, questi sono gli anni della riscoperta dei sapori sani, genuini e dell’inclusività anche nelle preparazioni.
Tag: Alimentazione Aziende
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