E' vero che la camomilla fa digerire?
La camomilla è un vero toccasana per la digestione, scopriamone tutti i segreti e le proprietà
La camomilla è comunemente nota per le sue proprietà benefiche sulla digestione. Contiene composti come la bisabololo e i flavonoidi, che possono aiutare a rilassare i muscoli lisci dell'apparato digerente. Questo effetto rilassante può ridurre gli spasmi e le irritazioni gastrointestinali, favorendo una digestione più agevole.
Inoltre, la camomilla ha proprietà antinfiammatorie e può contribuire a ridurre il gonfiore e l'infiammazione nel tratto gastrointestinale, offrendo sollievo in caso di disturbi digestivi.
Da cosa è composta la camomilla?
La camomilla, nota scientificamente come Matricaria chamomilla o Chamomilla recutita, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Asteraceae.
È composta principalmente dai fiori, la parte più riconoscibile e usata della camomilla. I fiori hanno un cuore giallo circondato da petali bianchi. Sono ricchi di oli essenziali, che contengono composti come il bisabololo, i sesquiterpeni e i flavonoidi. Questi conferiscono alla camomilla le sue note proprietà calmanti e antinfiammatorie.
Inoltre vi sono le foglie, sottili, di colore verde chiaro e con bordi frastagliati. Sebbene meno usate dei fiori, contengono anche esse componenti attivi.
Abbiamo poi gli steli, sottili e ramificati. Come per le foglie, anche gli steli sono meno utilizzati in erboristeria rispetto ai fiori.
La camomilla contiene anche vari composti bioattivi, tra i più importanti ci sono:
Bisabololo: un olio essenziale con proprietà lenitive e anti-infiammatorie.
Flavonoidi: come l’apigenina, che contribuisce all’effetto rilassante.
Matricina: che viene trasformata in camazulene durante la distillazione degli oli, conferendo proprietà antinfiammatorie.
Cumarine: sostanze che possono avere effetti su fluidità del sangue e relax muscolare.
pelle, sfruttando le sue proprietà lenitive, antinfiammatorie e rilassanti.
La camomilla, solitamente si prepara come tisana. Porta a ebollizione dell'acqua pulita, poi versala su un cucchiaino o una bustina di fiori di camomilla essiccati. Lascia in infusione per circa 5-10 minuti, a seconda dell'intensità di sapore desiderata.
Filtra i fiori o rimuovi la bustina prima di bere. Puoi aggiungere miele o zucchero per dolcificarla, ma molti preferiscono gustarla al naturale per apprezzarne pienamente il sapore delicato e le proprietà calmanti.
È ideale consumarla calda, soprattutto la sera, per sfruttare i suoi effetti rilassanti che favoriscono il sonno. Puoi anche provarla fredda nelle giornate calde per un effetto rinfrescante. La camomilla si abbina bene con limone o menta per un tocco di sapore in più.
Chi non dovrebbe bere la camomilla?
Nonostante le proprietà benefiche, chi ha allergie alle piante della famiglia delle Asteraceae/Compositae (come ambrosia, crisantemi, calendule o margherite) non dovrebbe consumarla.
Stesso discorso per le donne incinte o in allattamento, poiché potrebbe influire sui livelli ormonali.
E' sconsigliata anche a chi assume anticoagulanti o sedativi, perché la camomilla può potenziare l'effetto di questi farmaci.
Chi ha inventato e scoperto la camomilla?
La scoperta della camomilla come pianta medicinale non può essere attribuita a una singola persona o momento storico. La sua utilizzazione infatti risale a tempi antichissimi, e le sue proprietà erano già note e apprezzate in diverse culture antiche.
Gli antichi Egizi, ad esempio, veneravano la camomilla e la consideravano un dono del dio del sole Ra per le sue proprietà curative, soprattutto per la febbre e le malattie infiammatorie.
Anche le civiltà greca e romana conoscevano e utilizzavano la camomilla. I greci la chiamavano “chamaimelon”, che significa "mela di terra", a causa del suo aroma che ricorda quello delle mele.
Inoltre, la camomilla ha proprietà antinfiammatorie e può contribuire a ridurre il gonfiore e l'infiammazione nel tratto gastrointestinale, offrendo sollievo in caso di disturbi digestivi.
Da cosa è composta la camomilla?
La camomilla, nota scientificamente come Matricaria chamomilla o Chamomilla recutita, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Asteraceae.
È composta principalmente dai fiori, la parte più riconoscibile e usata della camomilla. I fiori hanno un cuore giallo circondato da petali bianchi. Sono ricchi di oli essenziali, che contengono composti come il bisabololo, i sesquiterpeni e i flavonoidi. Questi conferiscono alla camomilla le sue note proprietà calmanti e antinfiammatorie.
Inoltre vi sono le foglie, sottili, di colore verde chiaro e con bordi frastagliati. Sebbene meno usate dei fiori, contengono anche esse componenti attivi.
Abbiamo poi gli steli, sottili e ramificati. Come per le foglie, anche gli steli sono meno utilizzati in erboristeria rispetto ai fiori.
La camomilla contiene anche vari composti bioattivi, tra i più importanti ci sono:
Bisabololo: un olio essenziale con proprietà lenitive e anti-infiammatorie.
Flavonoidi: come l’apigenina, che contribuisce all’effetto rilassante.
Matricina: che viene trasformata in camazulene durante la distillazione degli oli, conferendo proprietà antinfiammatorie.
Cumarine: sostanze che possono avere effetti su fluidità del sangue e relax muscolare.
pelle, sfruttando le sue proprietà lenitive, antinfiammatorie e rilassanti.
Come preparare e servire la camomilla?
La camomilla, solitamente si prepara come tisana. Porta a ebollizione dell'acqua pulita, poi versala su un cucchiaino o una bustina di fiori di camomilla essiccati. Lascia in infusione per circa 5-10 minuti, a seconda dell'intensità di sapore desiderata.
Filtra i fiori o rimuovi la bustina prima di bere. Puoi aggiungere miele o zucchero per dolcificarla, ma molti preferiscono gustarla al naturale per apprezzarne pienamente il sapore delicato e le proprietà calmanti.
È ideale consumarla calda, soprattutto la sera, per sfruttare i suoi effetti rilassanti che favoriscono il sonno. Puoi anche provarla fredda nelle giornate calde per un effetto rinfrescante. La camomilla si abbina bene con limone o menta per un tocco di sapore in più.
Chi non dovrebbe bere la camomilla?
Nonostante le proprietà benefiche, chi ha allergie alle piante della famiglia delle Asteraceae/Compositae (come ambrosia, crisantemi, calendule o margherite) non dovrebbe consumarla.
Stesso discorso per le donne incinte o in allattamento, poiché potrebbe influire sui livelli ormonali.
E' sconsigliata anche a chi assume anticoagulanti o sedativi, perché la camomilla può potenziare l'effetto di questi farmaci.
Chi ha inventato e scoperto la camomilla?
La scoperta della camomilla come pianta medicinale non può essere attribuita a una singola persona o momento storico. La sua utilizzazione infatti risale a tempi antichissimi, e le sue proprietà erano già note e apprezzate in diverse culture antiche.
Gli antichi Egizi, ad esempio, veneravano la camomilla e la consideravano un dono del dio del sole Ra per le sue proprietà curative, soprattutto per la febbre e le malattie infiammatorie.
Anche le civiltà greca e romana conoscevano e utilizzavano la camomilla. I greci la chiamavano “chamaimelon”, che significa "mela di terra", a causa del suo aroma che ricorda quello delle mele.
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