Qual è la differenza tra valanga e slavina?
Esiste una sostanziale differenza tra la valanga e la slavina? Le origini di questi due termini sono latine da 'labinae' o 'lavanchiae', a loro volta derivati da 'lavanchiae', di origine pre-latina, che vuol dire 'scorrere di lava o fango'. Successivamente, con la parola francese 'aval' e l'attuale 'avalanche', nacque il termine 'valanga' in italiano. Quest'ultimo, se utilizzato senza alcuna specificazione, indica la caduta di neve. L’altro termine latino 'labinae' nato da 'labi', vuol dire 'scivolare giù'. La parola derivata da 'labine' si tramutò in 'lauie', 'lavina', 'lauina' e in tedesco 'lawine', mentre in italiano 'slavina'.
Come attestano i più importanti dizionari di lingua italiana, i termini 'valanga' e 'slavina', sono dunque sinonimi e quindi intercambiabili, tuttavia l’Associazione Interregionale Neve e Valanghe (AINEVA) utilizza e consiglia l'uso della parola 'valanga' per descrivere il fenomeno, in particolare se si tratta di documenti tecnici e divulgativi: 'Gli Uffici valanghe italiani hanno concordato di utilizzare un termine unico: quando si parla di una massa di neve in movimento lungo un pendio, piccola o grande che sia, si parla di valanga'.
Nello specifico, con i due termini si intende un blocco di neve che improvvisamente si sposta su un pendio, mettendo a rischio la stabilità nello strato nevoso fino a determinare il distacco di grandi quantità di materiale, che inizia a muoversi rapidamente verso valle. Le cause del fenomeno possono essere varie: da quelle naturali, come l'aumento della temperatura, oppure vento e infiltrazioni di acqua, ma anche umane, causate dal passaggio di veicoli o persone in corrispondenza delle aree meno stabili.
Come attestano i più importanti dizionari di lingua italiana, i termini 'valanga' e 'slavina', sono dunque sinonimi e quindi intercambiabili, tuttavia l’Associazione Interregionale Neve e Valanghe (AINEVA) utilizza e consiglia l'uso della parola 'valanga' per descrivere il fenomeno, in particolare se si tratta di documenti tecnici e divulgativi: 'Gli Uffici valanghe italiani hanno concordato di utilizzare un termine unico: quando si parla di una massa di neve in movimento lungo un pendio, piccola o grande che sia, si parla di valanga'.
Nello specifico, con i due termini si intende un blocco di neve che improvvisamente si sposta su un pendio, mettendo a rischio la stabilità nello strato nevoso fino a determinare il distacco di grandi quantità di materiale, che inizia a muoversi rapidamente verso valle. Le cause del fenomeno possono essere varie: da quelle naturali, come l'aumento della temperatura, oppure vento e infiltrazioni di acqua, ma anche umane, causate dal passaggio di veicoli o persone in corrispondenza delle aree meno stabili.
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