Quando si usa l'espressione Piuttosto Che?
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Ogni lingua ha le sue regole grammaticali che si imparano durante gli anni scolastici, ma fuori dai banchi di scuola succede spesso che si faccia un uso improprio di alcune espressioni. Non stiamo parlando di errori grammaticali che si possono leggere nero su bianco, bensì di errori che perlopiù si odono. Per gli amanti della lingua italiana non fanno tanto male agli occhi, ma alle orecchie!

L'esempio più eclatante è senza dubbio la locuzione "piuttosto che", la quale viene erroneamente utilizzata con valore disgiuntivo. Viene cioè usata come sinonimo di "oppure", di "o", come a fornire un'alternativa. Capita spesso nel quotidiano di sentire amici, conoscenti, ma anche conduttori radiofonici e giornalisti televisivi esprimersi in maniera non corretta. In definitiva, dire "Possiamo andare al mare piuttosto che in montagna" è sbagliato.

Il valore di "piuttosto che", vale a dire quello corretto, è avversativo e comparativo. Si potrebbe tradurre con "anziché", "invece di", in quanto esprime una preferenza. In poche parole, chiarisce che si preferisce un dato elemento rispetto ad un altro. Per esempio, delle frasi corrette che mostrano il giusto utilizzo della locuzione sono: "Preferisco dormire piuttosto che studiare", "Piuttosto che stare fermo a guardarmi, vieni qui ed aiutami!"

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Tag: Grammatica  









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