
Perché abbiamo colorazioni diverse della pelle?

Bianchi, olivastri, neri ma anche altre sfumature. Perché esistono?
Le varie sfumature del colore della pelle dell'uomo sono frutto dell'evoluzione umana avvenuta nell'arco di millenni, per ragioni legate all'esposizione solare.
I popoli che vivono nelle regioni assolate e prossime all’equatore, hanno sviluppato la tendenza ad avere la pelle più scura, mentre allontanandosi dall'equatore verso regioni meno assolate, la pelle ha assunto colorazioni più chiare.
Tutto è iniziato milioni di anni fa con l'Homo erectus, che nel suo lungo e laborioso processo di evoluzione si liberò anche dei peli in eccesso, esponendo la pelle alla luce solare ed ai raggi ultravioletti (UVA).
L’esposizione al sole stimola infatti il processo di produzione della vitamina D nel nostro organismo, ma in quantità elevate può danneggiare la produzione di folati, ovvero delle vitamine che il corpo usa nella produzione e rinnovo cellulare. Il corpo umano deve quindi trovare il giusto equilibrio per assorbire la quantità corretta di raggi solari, ciò avviene grazie alla colorazione della pelle ed in particolare alla produzione di melanina, ovvero un pigmento marrone scuro presente anche nei capelli e nell’iride degli occhi. La melanina si comporta come uno scudo dai raggi del sole.

Melanina e colore della pelle
Insomma con il processo di adattamento e selezione naturale, l'uomo che viveva in regioni assolate ha prodotto quantità maggiori di melanina ed una pelle con colorazione tendente allo scuro, mentre chi viveva in regioni del mondo più fredde ha sviluppato una carnagione più chiara a seguito della minor produzione di melatonina.
Ecco che il laborioso processo storico di adattamento naturale delle popolazioni alle diverse latitudini ha sviluppato diversi colori della pelle, che ancora oggi ci permettono di distinguere la diversa origine di etnie e razze nella popolazione. Il colore della pelle è difatti una delle tante differenze che ci contraddistinguono e ci rendono unici, insieme ai lineamenti del viso ed altre numerose caratteristiche. Insomma le differenze non vanno quindi negate perché esistono, così come esistono le differenti razze, citate peraltro nell’articolo 3 della costituzione italiana, la cosa importante è non discriminare nessuno in base ad esse, perché coabitiamo tutti lo stesso pianeta e dobbiamo imparare a vivere in armonia e in pace l'uno con l'altro e con la natura.
I popoli che vivono nelle regioni assolate e prossime all’equatore, hanno sviluppato la tendenza ad avere la pelle più scura, mentre allontanandosi dall'equatore verso regioni meno assolate, la pelle ha assunto colorazioni più chiare.
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L’esposizione al sole stimola infatti il processo di produzione della vitamina D nel nostro organismo, ma in quantità elevate può danneggiare la produzione di folati, ovvero delle vitamine che il corpo usa nella produzione e rinnovo cellulare. Il corpo umano deve quindi trovare il giusto equilibrio per assorbire la quantità corretta di raggi solari, ciò avviene grazie alla colorazione della pelle ed in particolare alla produzione di melanina, ovvero un pigmento marrone scuro presente anche nei capelli e nell’iride degli occhi. La melanina si comporta come uno scudo dai raggi del sole.

Melanina e colore della pelle
Insomma con il processo di adattamento e selezione naturale, l'uomo che viveva in regioni assolate ha prodotto quantità maggiori di melanina ed una pelle con colorazione tendente allo scuro, mentre chi viveva in regioni del mondo più fredde ha sviluppato una carnagione più chiara a seguito della minor produzione di melatonina.
Le caratteristiche assunte dalla pelle nel tempo si trasmettono geneticamente ai figli ed hanno caratteristiche ereditarie, per consentire il mantenimento dell'equilibrio raggiunto e non mutano facilmente. Secondo uno studio dell'università della Pennsylvania, le mutazioni coinvolte nel processo di colorazione della pelle sono presenti nel nostro genoma da moltissimo tempo, forse prima dell'origine degli esseri umani moderni.
Ecco che il laborioso processo storico di adattamento naturale delle popolazioni alle diverse latitudini ha sviluppato diversi colori della pelle, che ancora oggi ci permettono di distinguere la diversa origine di etnie e razze nella popolazione. Il colore della pelle è difatti una delle tante differenze che ci contraddistinguono e ci rendono unici, insieme ai lineamenti del viso ed altre numerose caratteristiche. Insomma le differenze non vanno quindi negate perché esistono, così come esistono le differenti razze, citate peraltro nell’articolo 3 della costituzione italiana, la cosa importante è non discriminare nessuno in base ad esse, perché coabitiamo tutti lo stesso pianeta e dobbiamo imparare a vivere in armonia e in pace l'uno con l'altro e con la natura.
Tag: Corpo
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