![]() | ||
![]() Frasi di Danilo Rea La scheda di Danilo Rea Pianista jazzNascita: Vicenza il 9/8/1957+ Età e Segno Si diploma a Roma presso il Conservatorio di Santa Cecilia. Esordisce seduto al suo fedele pianoforte nel gruppo “Trio Roma”, al fianco del contrabbassista genovese Enzo Pietropaoli e del batterista romano Roberto Gatto. Si avvicina al genere progressive collaborando alla formazione di “New Perigeo” con cui, in tour, ci sono anche Riccardo Cocciante e Rino Gaetano; ma è il jazz che fa emergere la su naturale predisposizione a fare arte, un talento che arriva a condividere con i più importanti musicisti americani del genere come John Scofield, Joe Lovano e Art Farmer e che, nel 1989 gli permette di collaborare alla musica del progetto teatrale “Requiem per Paolo Pasolini” e di incidere l'album “Improvvisi”, cui seguiranno, tra gli altri, “Lost in Europe”e “Introverso”. E' il '97 quando il “Trio Roma” si trasforma nel gruppo dei “Doctor 3”, che riceve applausi da tutte le più importanti vetrine italiane e che nel '98 sforna quello che viene decretato il miglior l'album jazz dell'anno, “The Tales of Doctor 3”. Le sue collaborazioni vantano nomi illustri come quelli di Baglioni, Mina, Gino Paoli, con cui partecipa al Festival sanremese del 2014, Pino Daniele, Renato Zero, Celentano, Modugno e moltissimi altri. Con Paolo Damiani e Rashmi V. Batt, durante un tramonto estivo del 2011, improvvisa un' emozionante esibizione sui tetti della capitale il cui ricavato è stato interamente devoluto ad Emergency. ![]() La più letta di “Danilo rea” “Io sono sempre stato convinto che sul palco ci sia bisogno di grande fiducia, nel senso che rischiando tutti, tutti devono fidarsi dell’altro per poi perdonare ciò che l’altro potrebbe fare.” Tratta da: letterefilosofia.it - 18/11/2013Danilo Rea “Nei conservatori bisogna creare, a mio parere, i futuri musicisti che possano avere anzitutto la possibilità di lavorare. Non dobbiamo creare dei mostri capaci di suonare davanti a un pubblico senza essere in grado di smuovere un’emozione.” Danilo Rea Tratta da: letterefilosofia.it - 18/11/2013 “La maggior parte dei musicisti usa un programma, ci tiene ad averlo. È una forma di sicurezza. Io trovo la mia sicurezza nell'estemporaneità.” Danilo Rea Tratta da: letterefilosofia.it - 18/11/2013 “Il pop italiano? Ottima scuola per i jazzisti full of patterns!” Danilo Rea Tratta da: jazzitalia.net “Per me l’improvvisazione è una filosofia di vita.” Danilo Rea Tratta da: letterefilosofia.it - 18/11/2013 “Per me è stato sempre assolutamente naturale ascoltare e improvvisare, “impadronirmi” di un brano, reinterpretarlo e farlo mio.” Danilo Rea Tratta da: letterefilosofia.it - 18/11/2013 “Per fare la musica devi raccontare una storia.” Danilo Rea Tratta da: letterefilosofia.it - 18/11/2013 “Non sempre viene dato modo ai bravi giovani di uscire allo scoperto. In alcuni ambienti, quando c’è un nome importante, si tende a sfruttarlo fino alla fine. In questo modo si va sul sicuro, ma è anche un discorso pericoloso poiché, così facendo, non si aiutano alcune persone ad uscire allo scoperto, soprattutto i ragazzi.” Danilo Rea Tratta da: letterefilosofia.it - 18/11/2013 “Spesso si può arrivare a risultati maggiori anche se si ha meno talento. Io ho forse scelto il jazz anche per questo motivo, perché mi rendevo conto che il mio talento consisteva nel fare il cantastorie, nel raccontare ciò che mi passava per la testa in quel momento e nel filtrare il tutto attraverso la mia sensibilità.” Danilo Rea Tratta da: letterefilosofia.it - 18/11/2013 “Non ho mai pensato di fare il musicista per tutta la vita. Non sono partito con la missione di fare il musicista. La musica è stata la mia passione, il mio hobby, la colonna sonora delle mie emozioni. È stata semplicemente ciò che mi ha accompagnato per tutta la vita e devo dire che ho avuto sempre grande facilità nell'esprimerla.” Danilo Rea Tratta da: letterefilosofia.it - 18/11/2013 “Senza nulla togliere a ciò che è stato fatto nella musica classica, il vero problema è rendere la musica “viva”, di muoverla al passo con i tempi e dare la possibilità ai musicisti di essere in linea con la realtà.” Danilo Rea Tratta da: letterefilosofia.it - 18/11/2013 “Secondo me il jazz, nell'ultimo secolo, è stato forse il genere musicale più rappresentativo e credo che la riscoperta dell’improvvisazione costituisca in tal senso un risultato molto importante.” Danilo Rea Tratta da: letterefilosofia.it - 18/11/2013 12 frasi di 'danilo rea' su 12 in archivio (Licenza foto: Redgeppy-Gonnatake - CC BY-SA 3.0 foto modificata) David Bowie ![]() ![]() ![]() ![]() Daniele
Silvestri |
AUTORI per Tipo Cinema (496)Letteratura (243) Musica (123) Spettacolo (120) Politica (98) Sport (90) Filosofia (72) Giornalismo (66) Economia (57) Religione (54) Scienze (52) Arte (52) Storia (41) Varie (21)
+ Elenco Autori |