
Come combattere l'insonnia?

Circa il 20% di italiani soffre di insonnia, con conseguenti difficoltà nel lavorare e relazionarsi con gli altri. Per molti è un vero e proprio tormento, considerando che senza sonno il nostro organismo non può proprio vivere, infatti che la nostra macchina celebrale necessita di essere ben ripulita nelle ore di sonno per poi rimettersi efficacemente in moto il giorno successivo.
Il paradosso, per chi soffre di questo disturbo, è che spesso l’insonnia chiama altra insonnia, infatti, quando restiamo svegli per troppe ore, nel cervello si addensano delle sostanze che finiscono per collassare i neuroni, determinando fastidio, stanchezza, mancanza di lucidità e ulteriore difficoltà nel prendere sonno.
Le cause di questo disturbo possono essere molteplici e quasi sempre psicologiche: ansia, stress o addirittura depressione. Per fortuna molti riescono a ridimensionare o addirittura risolvere il problema utilizzando semplici accorgimenti, che illustriamo in seguito distinguendoli dai ben noti (e spesso inutili) luoghi comuni fra cui annoveriamo la doccia calda oppure il classico bicchiere di vino.
Il bicchiere di latte
Il famoso rimedio della nonna, ovvero il bere una tazza di latte prima di coricarsi, apporta benefici reali conciliando il sonno. Gli studi hanno infatti accertato che il latte contiene un amminoacido che viene trasformato in serotonina, noto neurotrasmettitore che è in grado di favorire il sonno.
Non ci crederete...ma il metodo dà buoni risultati in molte persone, infatti ripetere mentalmente una serie di elementi (non solo pecore ma qualsiasi altro soggetto) genera un effetto soporifero che gradualmente scioglie le tensioni e può farci addormentare.
La lavagna nera
Pensare a una lavagna nera (con o senza il classico puntino bianco al suo interno) può effettivamente distogliere la testa dalla causa reali e dalle preoccupazioni, che talvolta ci impediscono di prendere sonno.
La mascherina sugli occhi
Può essere utile ma solo se in camera persiste una luce in grado di disturbarci, se invece le tapparelle sono ben serrate la mascherina non è necessaria per risolvere i problemi di insonnia.
Controllare la respirazione
Le tecniche di rilassamento basate sul modo di respirare spesso funzionano, soprattutto se effettuate regolarmente e con intensità, inspirando ed espirando profondamente e lentamente.
I rimedi naturali
Valeriana, melissa, melatonina (in compresse oppure spray) non hanno controindicazioni e possono aiutare, ma la loro efficacia non è così scontata. Il consiglio è di assumerle solo se si riscontra un reale beneficio.
Infine, fra le cose da evitare, vi è il lavorare e/o effettuare sforzi fino a tardi, l'inutile massaggio oculare dei bulbi ed il convincersi di riuscire a prendere sonno. Infatti, pensare di doversi rilassare ad ogni costo, può provocare l'effetto contrario, generando uno stress che allontana il sonno, anziché conciliarlo.
Il paradosso, per chi soffre di questo disturbo, è che spesso l’insonnia chiama altra insonnia, infatti, quando restiamo svegli per troppe ore, nel cervello si addensano delle sostanze che finiscono per collassare i neuroni, determinando fastidio, stanchezza, mancanza di lucidità e ulteriore difficoltà nel prendere sonno.
Le cause di questo disturbo possono essere molteplici e quasi sempre psicologiche: ansia, stress o addirittura depressione. Per fortuna molti riescono a ridimensionare o addirittura risolvere il problema utilizzando semplici accorgimenti, che illustriamo in seguito distinguendoli dai ben noti (e spesso inutili) luoghi comuni fra cui annoveriamo la doccia calda oppure il classico bicchiere di vino.
Il bicchiere di latte
Il famoso rimedio della nonna, ovvero il bere una tazza di latte prima di coricarsi, apporta benefici reali conciliando il sonno. Gli studi hanno infatti accertato che il latte contiene un amminoacido che viene trasformato in serotonina, noto neurotrasmettitore che è in grado di favorire il sonno.
Contare le pecore
Non ci crederete...ma il metodo dà buoni risultati in molte persone, infatti ripetere mentalmente una serie di elementi (non solo pecore ma qualsiasi altro soggetto) genera un effetto soporifero che gradualmente scioglie le tensioni e può farci addormentare.
La lavagna nera
Pensare a una lavagna nera (con o senza il classico puntino bianco al suo interno) può effettivamente distogliere la testa dalla causa reali e dalle preoccupazioni, che talvolta ci impediscono di prendere sonno.
La mascherina sugli occhi
Può essere utile ma solo se in camera persiste una luce in grado di disturbarci, se invece le tapparelle sono ben serrate la mascherina non è necessaria per risolvere i problemi di insonnia.
Controllare la respirazione
Le tecniche di rilassamento basate sul modo di respirare spesso funzionano, soprattutto se effettuate regolarmente e con intensità, inspirando ed espirando profondamente e lentamente.

Valeriana, melissa, melatonina (in compresse oppure spray) non hanno controindicazioni e possono aiutare, ma la loro efficacia non è così scontata. Il consiglio è di assumerle solo se si riscontra un reale beneficio.
Infine, fra le cose da evitare, vi è il lavorare e/o effettuare sforzi fino a tardi, l'inutile massaggio oculare dei bulbi ed il convincersi di riuscire a prendere sonno. Infatti, pensare di doversi rilassare ad ogni costo, può provocare l'effetto contrario, generando uno stress che allontana il sonno, anziché conciliarlo.
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