
Collare antipulci per cani, come e quando utilizzarlo al meglio?

Per essere efficace un collare antipulci deve essere scelto ed impiegato correttamente, scopriamo come.
Le pulci sono piccoli insetti ematofagi che infestano in particolare i cani; tendono a proliferare in ambienti con particolari condizioni, prediligendo le zone calde, umide e buie della casa. La regolare sanificazione degli accessori utilizzati dal proprio animale domestico non basta, purtroppo, a prevenire con certezza il rischio di infestazione; a tale scopo, oltre alla somministrazione ‘preventiva’ di formulazioni antiparassitarie è possibile utilizzare anche un dispositivo per proteggere il cane sul medio periodo: il collare antipulci. Affinché risulti efficace, però, deve essere impiegato correttamente; vediamo, di seguito, come e quando adoperarlo nel modo giusto.
Com’è fatto un collare antipulci
Il collare antipulci è un dispositivo veterinario che ha funzione soprattutto preventiva, in quanto in grado di proteggere il cane dall’aggressione dei parassiti dopo un trattamento di toelettatura. Si tratta, com’è facile immaginare, di un cinturino fatto di materiale plastico, impregnato di sostanze contenenti principi attivi ad azione antiparassitaria.
Per effetto del calore corporeo emanato dal cane, il collare rilascia lentamente le sostanze che servono a proteggere l’animale dall’aggressione dei parassiti e insetti pericolosi per la salute e il benessere dell’animale. In genere, il dispositivo è efficace dopo almeno 48 ore dall’applicazione, ovvero il lasso di tempo necessario affinché i principi attivi vengano rilasciati in quantità sufficiente a respingere possibili attacchi di pulci, zecche e zanzare.
In commercio esistono diverse tipologie di collare; quelli biologici, ad esempio, non utilizzano sostanze chimiche ma estratti biologici di origine naturale, in grado di
implementare un’efficace azione repellente al pari delle formulazioni di sintesi.
Come e quando utilizzarlo
I collari antipulci sono un prodotto che non richiede alcun tipo di prescrizione; al massimo, ci si può rivolgere al proprio veterinario di fiducia per avere qualche indicazione in merito all’utilizzo più appropriato ed alle specifiche del prodotto da acquistare. Per il resto, si possono reperire presso i negozi di articoli di veterinaria oppure online, tramite farmacie digitali come Anticafarmaciaorlandi.it.
A differenza di quanto si possa pensare, il collare antipulci non è un rimedio buono per tutte le stagioni ma va utilizzato seguendo determinati criteri. Il Seresto collare cani, ad esempio, così come altri modelli affini, andrebbe adoperato tra l’inizio della primavera e la fine dell’estate, il periodo dell’anno in cui i parassiti esterni del cane tendono a proliferare maggiormente. In aggiunta, il collare ha una sorta di ‘scadenza’; l’azione protettiva, generalmente, ha una durata massima che non va oltre i 7-8 mesi. Trascorso questo lasso di tempo, il dispositivo ha esaurito gran parte della propria capacità antiparassitaria e, pertanto va rimosso e, se necessario, sostituito.
Il momento migliore per usare un collare antipulci è dopo aver sottoposto il cane ad un trattamento antipulci più ‘mirato’, ossia una toelettatura professionale che, di per sé,
dovrebbe tenere l’animale al riparo da parassiti fin tanto che il collare non implementa la propria azione protettiva.
Per un corretto utilizzo, è bene sempre far riferimento alle istruzioni fornite dal produttore del dispositivo, soprattutto per quanto concerne il rapporto tra le dimensioni del cinturino e la taglia del cane. Come gli altri antiparassitari, infatti, anche il collare deve essere ‘proporzionato’ al peso corporeo dell’animale al quale verrà applicato; la taglia va scelta in maniera tale da coniugare confort per il cane (il cinturino non deve essere quindi né troppo stretto né troppo largo) ed efficacia protettiva. In linea di massima, per far sì che il collare calzi comodo, è sufficiente che sia più largo di 2 cm rispetto alla circonferenza del collo del cane; in base alla stazza, invece, si sceglie lo spessore del cinturino, che solitamente va da un minimo di 15 mm ad un massimo di 4 cm.
Com’è fatto un collare antipulci
Il collare antipulci è un dispositivo veterinario che ha funzione soprattutto preventiva, in quanto in grado di proteggere il cane dall’aggressione dei parassiti dopo un trattamento di toelettatura. Si tratta, com’è facile immaginare, di un cinturino fatto di materiale plastico, impregnato di sostanze contenenti principi attivi ad azione antiparassitaria.
Come funziona
Per effetto del calore corporeo emanato dal cane, il collare rilascia lentamente le sostanze che servono a proteggere l’animale dall’aggressione dei parassiti e insetti pericolosi per la salute e il benessere dell’animale. In genere, il dispositivo è efficace dopo almeno 48 ore dall’applicazione, ovvero il lasso di tempo necessario affinché i principi attivi vengano rilasciati in quantità sufficiente a respingere possibili attacchi di pulci, zecche e zanzare.
In commercio esistono diverse tipologie di collare; quelli biologici, ad esempio, non utilizzano sostanze chimiche ma estratti biologici di origine naturale, in grado di
implementare un’efficace azione repellente al pari delle formulazioni di sintesi.
Come e quando utilizzarlo
I collari antipulci sono un prodotto che non richiede alcun tipo di prescrizione; al massimo, ci si può rivolgere al proprio veterinario di fiducia per avere qualche indicazione in merito all’utilizzo più appropriato ed alle specifiche del prodotto da acquistare. Per il resto, si possono reperire presso i negozi di articoli di veterinaria oppure online, tramite farmacie digitali come Anticafarmaciaorlandi.it.
A differenza di quanto si possa pensare, il collare antipulci non è un rimedio buono per tutte le stagioni ma va utilizzato seguendo determinati criteri. Il Seresto collare cani, ad esempio, così come altri modelli affini, andrebbe adoperato tra l’inizio della primavera e la fine dell’estate, il periodo dell’anno in cui i parassiti esterni del cane tendono a proliferare maggiormente. In aggiunta, il collare ha una sorta di ‘scadenza’; l’azione protettiva, generalmente, ha una durata massima che non va oltre i 7-8 mesi. Trascorso questo lasso di tempo, il dispositivo ha esaurito gran parte della propria capacità antiparassitaria e, pertanto va rimosso e, se necessario, sostituito.
Il momento migliore per usare un collare antipulci è dopo aver sottoposto il cane ad un trattamento antipulci più ‘mirato’, ossia una toelettatura professionale che, di per sé,
dovrebbe tenere l’animale al riparo da parassiti fin tanto che il collare non implementa la propria azione protettiva.
Per un corretto utilizzo, è bene sempre far riferimento alle istruzioni fornite dal produttore del dispositivo, soprattutto per quanto concerne il rapporto tra le dimensioni del cinturino e la taglia del cane. Come gli altri antiparassitari, infatti, anche il collare deve essere ‘proporzionato’ al peso corporeo dell’animale al quale verrà applicato; la taglia va scelta in maniera tale da coniugare confort per il cane (il cinturino non deve essere quindi né troppo stretto né troppo largo) ed efficacia protettiva. In linea di massima, per far sì che il collare calzi comodo, è sufficiente che sia più largo di 2 cm rispetto alla circonferenza del collo del cane; in base alla stazza, invece, si sceglie lo spessore del cinturino, che solitamente va da un minimo di 15 mm ad un massimo di 4 cm.
Tag: Cani
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