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Poesie celebri e amatoriali ![]() ![]() T'amo pio bove; e mite un sentimento Di vigore e di pace al cor m'infondi, O che solenne come un monumento Tu guardi i campi liberi e fecondi, O che al giogo inchinandoti contento L'agil opra de l'uom grave secondi: Ei t'esorta e ti punge, e tu co 'l lento Giro de' pazienti occhi rispondi. E del grave occhio glauco entro l'austera Dolcezza si rispecchia ampio e quieto Il divino del pian silenzio verde.” Giosuè Carducci ![]() A te, dell'essere principio immenso, materia e spirito, ragione e senso; mentre ne' calici il vin scintilla sì come l'anima nella pupilla” Giosuè Carducci ![]() Poco senno ha chi crede la fortuna O con preghi o con lacrime piegare E molto men chi crede lei fermare Con senno con ingegno o arte alcuna.” Giovanni Boccaccio ![]() S'udivano stagioni aeree passare, nudità di mattini, labili raggi urtarsi.” Salvatore Quasimodo ![]() Isole che ho abitato verdi su mari immobili D’alghe arse, di fossili marini e spiagge ove corrono in amore cavalli di luna e di vulcani.” Salvatore Quasimodo ![]() In principio Dio creò il cielo E la terra, poi nel suo giorno Esatto mise i luminari in cielo E al settimo giorno si riposò Dopo miliardi di anni l'uomo, fatto a sua immagine e somiglianza, senza mai riposare, con la sua intelligenza laica, senza timore, nel cielo sereno d'una notte d'ottobre mise altri luminari uguali a quelli che giravano dalla creazione del mondo. Amen.” Salvatore Quasimodo ![]() Dove sull'acque viola era Messina, tra fili spezzati e macerie tu vai lungo binari e scambi col tuo berretto di gallo isolano. Il terremoto ribolle da due giorni, è dicembre d'uragani e mare avvelenato.” Salvatore Quasimodo ![]() Fatica d'amore, tristezza, tu chiami una vita che dentro, profonda, ha nomi di cieli e giardini. E fosse mia carne che dono di male trasforma.” Salvatore Quasimodo ![]() Avidamente allargo la mia mano: dammi dolore cibo cotidiano.” Salvatore Quasimodo ![]() Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade. Ho tanta stanchezza sulle spalle. Lasciatemi così come una cosa posata in un angolo e dimenticata. Qui non si sente altro che il caldo buono. Sto con le quattro capriole di fumo del focolare.” Giuseppe Ungaretti ![]() Di che reggimento siete fratelli? Parola tremante nella notte. Foglia appena nata Nell'aria spasimante involontaria rivolta dell'uomo presente alla sua fragilità Fratelli.” Giuseppe Ungaretti Tratta da: L'allegria - Mondadori “Inverno. Come un seme il mio animo ha bisogno del lavoro nascosto di questa stagione.” ![]() L'oceano sonoro Palpita sotto l'occhio Della luna in lutto E palpita ancora, Mentre un lampo Vivido e sinistro Fende il cielo di bistro D'un lungo zigzag luminoso, E che ogni onda In salti convulsi Lungo tutta la scogliera Va, si ritira, brilla e risuona. E nel firmamento, Dove erra l'uragano, Ruggisce il tuono Formidabilmente.” Paul Verlaine ![]() Vola, canzone, rapida davanti a Lei e dille che, nel mio cuor fedele, gioioso ha fatto luce un raggio, dissipando, santo lume, le tenebre dell'amore: paura, diffidenza e incertezza. Ed ecco il grande giorno! Rimasta a lungo muta e pavida, la senti? l'allegria ha cantato come una viva allodola nel cielo rischiarato. Vola, canzone ingenua, e sia la benvenuta senza rimpianti vani colei che infine torna.” Paul Verlaine ![]() La musica prima di tutto e dunque scegli il metro dispari più vago e più lieve, niente in lui di maestoso e greve. Occorre inoltre che tu scelga le parole con qualche imprecisione: nulla di più amato del canto ambiguo dove all'esatto si unisce l'incerto. Son gli occhi belli dietro alle velette, l'immenso dì che vibra a mezzogiorno, e per un cielo d'autunno intepidito l'azzurro opaco delle chiare stelle! Perché ancora bramiamo sfumature, sfumatura soltanto, non colore! Oh! lo sfumato soltanto accompagna il sogno al sogno e il corno al flauto! Fuggi più che puoi il Frizzo assassino, il crudele Motteggio e il Riso impuro che fanno lacrimare l'occhio dell'Azzurro, e tutto quest'aglio di bassa cucina!” Paul Verlaine ![]() Ogni conchiglia incrostata nella grotta ove ci amammo ha una sua particolarità. L'una ha la porpora della nostra anima rapita al sangue del nostro cuore, quando io brucio e tu divampi; quell'altra ostenta i tuoi languori e i tuoi pallori quando stanca ti adiri contro i miei sguardi beffardi: questa ricorda la grazia del tuo orecchio, e quella la tua nuca corta e grassa. Ma una, fra tutte, mi ha turbato.” Paul Verlaine ![]() Hai la bellezza della farfalla che muore sulla rovente lampada tenuta accesa da un uomo insonne fino al giorno: bruciata impronta del confine fra il grande sogno e la notte breve. Bellezza, un senso del nulla, il solo forse, che percepisce il mondo che ci scruta dal fondo del suo specchio dove riflette solo chi ci manca.” Alberto Bevilacqua ![]() Più il tono mi sale alla gola più parlo per tacerlo: si fa presto a nominare il buio col buio ma è la sagoma solitaria silenziosamente possibile al di dentro che fa paura: vivrò nell’ignoranza di ciò che so fin nelle viscere che somatizzano quel nome e si torcono, mi fanno sentire più vecchio ogni mattina.” Alberto Bevilacqua Frasi dalla n° 201 al n° 230 della categoria '' su 230 Totali |
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