Come giocare ai videogiochi senza console?
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Il gaming mobile è il settore videoludico nel quale si registrano i maggiori ricavi

Il gaming mobile è il settore videoludico nel quale si registrano i maggiori ricavi

Nel mondo il numero di videogiocatori è costantemente in crescita: che si tratti di casual o hardcore players, quando non addirittura pro gamers, gli utilizzatori di videogame sono globalmente miliardi. Una crescita resa possibile da una potente opera di rilettura del medium videoludico: quello che fino a non molti anni fa era un passatempo per un esiguo numero di persone si è trasformato in un’industria che, da sola, è capace di superare quanto fatturato congiuntamente da cinema e musica. Una rivoluzione a tutto campo che si è accompagnata anche alla crescente potenza degli hardware di gioco: console e computer sono da sempre dispositivi utili per sperimentare le potenzialità degli ultimi ritrovati in fatto di hardware, mettendo a disposizione dei videogiocatori macchine sempre più tecnologicamente avanzate e costose. Eppure, per la gioia di qualsiasi videogiocatore, non è assolutamente necessario essere in possesso di avanzatissime console di gioco: per potersi dedicare al videogioco, infatti, spesso non è nemmeno necessaria un’apposita macchina da gioco.

C’è per esempio un altro dispositivo in grado di fare da cartina di tornasole riguardo i progressi tecnologici: lo smartphone. Oggi la telefonia cellulare si è evoluta arrivando a rappresentare una costante nel quotidiano di chiunque: lo smartphone soddisfa ogni bisogno giornaliero, dal lavoro al tempo libero giungendo anche, inevitabilmente, all’intrattenimento. Quello del gaming mobile è non a caso il settore videoludico nel quale si registrano i maggiori ricavi, cosa che ha spinto importantissimi videogiochi a vedere nello smartphone un perfetto dispositivo di gioco. Da Call of Duty a Pokémon passando per Harry Potter, i più grossi franchise videoludici si sono uniti ai più tradizionali casual games, che da sempre hanno fatto del telefonino un ottimo strumento di evasione; a oggi, molti si definiscono videogiocatori limitandosi a giocare su smartphone, senza possedere alcuna console specializzata. Va detto che lo smartphone, nella sua evoluzione, può ben essere considerato una console sotto diversi punti di vista; ma, a differenza delle tradizionali console mobili come Game Boy, Play Station Portable o Steam Deck, non si tratta di un dispositivo espressamente dedicato.



Decisamente più affascinante, invece, il mondo del gaming da browser. In questo caso, qualsiasi videogiocatore ha bisogno solo di un dispositivo con accesso al web e di un browser: che si tratti di un vecchio computer o di un semplice tablet, su Internet non mancano i titoli da poter giocare senza console importanti. Le pagine web di semplici giochi, spesso amatoriali e in Html5, hanno sempre avuto enorme successo; a queste, nel corso del tempo, si sono aggiunte altre opportunità offerte anche da operatori professionisti. È il caso dei casinò online: approdati al web con versioni videoludiche dei loro intrattenimenti più iconici, era solo una questione di tempo prima che l’offerta si espandesse raggiungendo i livelli odierni, nei quali la proposta dei casino online è importante sia per numero di giochi che per varietà degli stessi. A differenza di altri siti che raccolgono giochi online, a tutela del giocatore è prevista la presenza di una propria area personale nella quale autenticarsi, ma per il resto il principio è il medesimo: un’ampia offerta di videogiochi accessibili semplicemente da browser, senza alcun bisogno di specifiche console di gioco.
Merita poi menzione il cloud gaming, ossia il videogioco in streaming. Si tratta di una particolare applicazione dello streaming al mondo del videogaming: il titolo in questione è installato su un server remoto, che riceve i comandi impartiti dal videogiocatore per poi trasmettere in streaming la loro esecuzione nel gioco. I servizi che stanno investendo sul cloud gaming sono numerosi, da Amazon Luna a Nvidia GeForce Now, e la chiusura di un progetto importante come Google Stadia non sembra aver rallentato la crescita della particolare modalità di videogioco.
Anche in questo caso, è sufficiente essere in possesso di un controller e di un dispositivo con uno schermo, da un economico tablet fino a una smart TV, che sia connesso alla rete. Si aggiungono, nel caso di specie, altri due requisiti. In primo luogo la qualità della rete, che deve essere necessariamente a banda larga: una trasmissione in streaming di tale entità infatti ha bisogno di una connessione stabile e performante. In secondo luogo è necessaria la sottoscrizione a un abbonamento: esattamente come le piattaforme di streaming video o audio, anche il cloud gaming prevede la fruizione dei propri servizi dietro corresponsione di una quota mensile o annuale. Anche in questo caso, comunque, il videogioco prescinde da qualsiasi console dedicata: un altro modo per permettere di approcciarsi al videogaming anche a chi sia sprovvisto di importanti macchine da gioco.
Articolo Publiredazionale

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Tag: Videogiochi  Giochi  Computer  


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