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Settembre
Si chiudono le porte
sulle grandi estati,
si fanno più silenziose
le strade del cuore.
Tutto sembra morire
in un autunno precoce,
ma è solo un dolce riposo
della terra.
È il tempo in cui si pensa
ai viaggi impossibili
in paesi mai visti
e pure tanto amati.
E la vita pare un racconto
di sogni e di spazi
che ha il volto della speranza
e il corpo della solitudine.
Significato: In "Settembre", Merini tocca il tema del cambiamento delle stagioni come metafora per i cambiamenti interiori, unendo malinconia e speranza in un delicato equilibrio emotivo.
”
Alda Merini
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“
E' ormai sparita la città
Come procede l’orologio senza fretta
con tale sicurezza che si divora gli anni:
i giorni sono piccoli e fugaci chicchi d’uva,
i mesi si stingono staccati dal tempo.
Se ne va, torna indietro il minuto, sparato
dalla più impassibile artiglieria
e all’improvviso ci resta solo un anno per andarcene,
un mese, un giorno, e giunge la morte al calendario.
Nessuno ha potuto fermare l’acqua che fugge,
non ha indugiato con l’amore o col pensiero,
ha continuato, ha continuato a correre tra il sole e gli esseri,
e ci ha ucciso la sua strofa passeggera.
Finché, infine, cadiamo nel tempo, distesi,
e ci porta via, e ormai siamo spariti, morti,
trascinati senza esistenza, fino a non essere più neppure ombra,
né polvere, né parola, e lì finisce tutto
e nella città in cui più non vivremo
sono rimasti vuoti gli abiti e l’orgoglio.
”
Pablo Neruda
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“
Tutte le morti
Ho già vissuto tutte le morti,
tutte le morti voglio ancora morire,
morire nell’albero la morte lignea,
nella montagna la morte di pietra,
nella sabbia morte di terra,
morte vegetale nell’erba crepitante dell’estate
e la misera, sanguinosa morte degli uomini.
Voglio rinascere fiore,
voglio rinascere albero ed erba,
pesce e cerbiatto, uccello e farfalla.
E da ogni forma
mi strapperà la nostalgia
in alto ai gradini dell’ultimo dolore
fin dentro il dolore umano.
Oh trepidante e teso l’arco quando
il pugno furioso del desiderio
pretende di piegare l’uno all’altro
entrambi i poli estremi della vita.
Spesse volte e tante volte ancora
mi risospingerai da morte a nascita
orbita angosciosa delle forme,
orbita radiosa delle forme
”
Hermann Hesse
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“
Vederti e innamorarmi
è stato un punto solo
e chi la giudicasse frase fatta
sappia che se pecca
è per difetto
perché la visione
nemmeno contemplò l’amore
ma fu direttamente previsione
di tutto il patimento destinato
”
Michele Mari
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“
Frammenti
Bianca, fugace, la nebbia svapora
nell’aria pura. S’indora l’oriente,
s’effonde la luce: Ecco l’aurora.
L’ultimo grido il gufo alla fuggente
tenebra getta e nel silente ombroso
bosco dispare. Incomincia l’amore:
allegri trillano, fra l’odoroso
aere dei giovani arbusti in fiore
gli uccelli. Si drizzan sullo stelo
superbi i sonnecchianti ciclamini,
aspettando impazziti che nel cielo
turchino, luminoso l’astro d’oro
sorga a schiudere i loro corallini
petali. È la rosea aurora: al lavoro!
”
Salvatore Quasimodo
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“
Che lunga notte
Che lunga notte e luna rosa e verde
al tuo grido tra zagare, se batti
ad una porta come un re di Dio
pungente di rugiade: «Apri, amore, apri!»
Il vento, a corde, dagli Iblei dai coni
delle Madonie strappa inni e lamenti
su timpani di grotte antiche come
l’agave e l’occhio del brigante. E l’Orsa
ancora non ti lascia e scrolla i sette
fuochi d’allarme accesi alle colline,
e non ti lascia il rumore dei carri
rossi di saraceni e di crociati,
forse la solitudine, anche il dialogo
con gli animali stellati, il cavallo
e il cane la rana le allucinate
chitarre di cicale nella sera.
”
Salvatore Quasimodo
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Alla luna nuova
In principio Dio creò il cielo ..
e la terra, poi nel suo giorno
esatto mise i luminari in cielo
e al settimo giorno si riposò.
Dopo miliardi di anni l'uomo,
fatto a sua immagine e somiglianza,
senza mai riposare, con la sua
intelligenza laica,
senza timore, nel cielo sereno
d'una notte d'ottobre,
mise altri luminari uguali
a quelli che giravano
dalla creazione del mondo. Amen.
”
Salvatore Quasimodo
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“
I giorni sono sempre più brevi
I giorni sono sempre più brevi
le piogge cominceranno.
La mia porta, spalancata, ti ha atteso.
Perché hai tardato tanto?
Sul mio tavolo, dei peperoni verdi, del sale, del pane.
Il vino che avevo conservato nella brocca
l'ho bevuto a metà, da solo, aspettando.
Perché hai tardato tanto?
Ma ecco sui rami, maturi, profondi
dei frutti carichi di miele.
Stavano per cadere senza essere colti
se tu avessi tardato ancora un poco.
”
Nazim Hikmet
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“
Per la Mamma
Filastrocca delle parole:
si faccia avanti chi ne vuole.
Di parole ho la testa piena,
come dentro 'la luna' e 'la balena'.
Ma le più belle che ho nel cuore,
le sento battere: 'mamma', 'amore'.
”
Gianni Rodari
Mamma
Amore
Cuore
Parole
+
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“
Il traghetto
Di dove chiami? Fioca questa nebbia
di te risuona. Ancora dalle baite,
è tempo, i cani avidi si lanciano
verso il fiume sulle peste odorose:
luminosa di sangue all’altra riva
sghignazza la faina. È traghetto
che conosco: là, sull’acqua risalgono
ciottoli neri; e quante barche passano
nella notte con fiaccole di zolfo.
Ora sei veramente già lontana
se la voce ha tono innumerevole
d’eco, e appena ne odo la cadenza.
Ma ti vedo: hai viole fra le mani
conserte, così pallide, e lichene
vicino agli occhi. Dunque, tu sei morta.
”
Salvatore Quasimodo
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“
Senza memoria di morte
Primavera solleva alberi e fiumi
la voce fonda non odo,
in te perduto, amata.
Senza memoria di morte,
nella carne congiunti,
il rombo d’ultimo giorno
ci desta adolescenti.
Nessuno ci ascolta;
il lieve respiro del sangue!
Fatta ramo
fiorisce sul tuo fianco
la mia mano.
Da piante pietre acque
nascono gli animali
al soffio dell’aria.
”
Salvatore Quasimodo
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“
Tre fiammiferi
Tre fiammiferi accesi uno per uno nella notte
Il primo per vederti tutto il viso
Il secondo per vederti gli occhi
L’ultimo per vedere la tua bocca
E tutto il buio per ricordarmi queste cose
Mentre ti stringo fra le braccia
”
Jacques Prevert
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“
Mare
M’affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l’onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco sospira l’acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d’argento.
Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?
”
Giovanni Pascoli
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A Zacinto
Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque
cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.
”
Ugo Foscolo
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Tabaccheria
Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso volere d'essere niente.
A parte questo, ho in me tutti i sogni del mondo.
”
Fernando Pessoa
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Crea
immagine
“
Ode al giorno felice
Oggi lasciate che sia felice,
io e basta,
con o senza tutti,
essere felice con l'erba e la sabbia,
essere felice con l'aria e la terra, essere felice con te,
con la tua bocca,
essere felice.
”
Pablo Neruda
+
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“
La felicità
Non aspettare di finire l'università,
di innamorarti,
di trovare lavoro,
di sposarti,
di avere figli,
di vederli sistemati,
di perdere quei dieci chili,
che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina,
la primavera,
l'estate,
l'autunno o l'inverno.
Non c'è momento migliore di questo per essere felice.
La felicità è un percorso, non una destinazione. Lavora come se non avessi bisogno di denaro,
ama come se non ti avessero mai ferito e balla, come se non ti vedesse nessuno.
Ricordati che la pelle avvizzisce,
i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni.
Ma l'importante non cambia: la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela.
Dietro ogni traguardo c'è una nuova partenza. Dietro ogni risultato c'è un'altra sfida.
Finché sei vivo, sentiti vivo.
Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere.
”
Madre Teresa Di Calc..
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“
È come una marea
È qualcosa che mi rapisce da dentro e mi cresce
immensamente vicino
quando lei è al mio fianco,
è come una marea che s'infrange nei suoi occhi
e bacia la sua bocca,
i suoi seni e le sue mani.
Tenerezza di dolore,
e dolore d'impossibile,
ala dei desideri terribili,
che si agita nella notte della mia carne e della sua
con una forza acuta di frecce nel cielo.
”
Pablo Neruda
+
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“
La ninna nanna della guerra
Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d'assassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!
”
Trilussa
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“
Amo in te
l'avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.
amo in te l'impossibile
ma non la disperazione.
”
Nazim Hikmet
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