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Milan Kundera: Scrittore, poeta e drammaturgo

Nascita: Brno (Repubblica Ceca) il 01/04/1929data morte il 11/07/2023
Lic.foto: Elisa Cabot - CC BY-SA 3.0 foto modificata
Milan Kundera è stato dei più rinomati scrittori contemporanei, noto per i suoi romanzi che esplorano i complessi aspetti della vita e dell'esistenza umana. Dopo aver studiato letteratura e estetica presso l'Università Carolina di Praga, Kundera ha iniziato la sua carriera letteraria negli anni '50, durante il periodo del regime comunista in Cecoslovacchia. Il suo primo romanzo, 'L'insostenibile leggerezza dell'essere' pubblicato nel 1984, è diventato un successo internazionale, contribuendo a guadagnare a Kundera una vasta base di lettori in tutto il mondo. La scrittura di Kundera è caratterizzata da uno stile profondo e riflessivo, che esplora temi come l'amore, la libertà, l'identità e la condizione umana. Le sue opere sono spesso intrecciate con una sottile ironia e un'analisi psicologica penetrante, che mette in luce le contraddizioni e le ambiguità della vita moderna. Tra i suoi romanzi più noti, oltre a 'L'insostenibile leggerezza dell'essere', vi sono 'La lentezza' (1995), 'L'immortalità' (1990) e 'L'ignoranza' (2000). I suoi libri sono stati tradotti in numerose lingue e hanno guadagnato numerosi premi letterari, tra cui il Premio Internazionale della Pace Erich Maria Remarque nel 1993 e il Premio Internazionale Herder nel 2000. Oltre alla narrativa, Kundera ha scritto anche saggi, opere teatrali e poesie. La sua vasta produzione letteraria ha contribuito a consolidare la sua reputazione come uno dei più importanti autori del XX secolo. Le sue opere sono considerate dei classici della letteratura contemporanea e continuano ad affascinare i lettori di tutto il mondo con la loro profondità e intelligenza. Nonostante il successo, Kundera ha scelto di vivere una vita riservata, evitando le luci della ribalta e rifiutando di fare apparizioni pubbliche. Questo ha alimentato il mistero e l'aura di enigma che avvolge la sua figura letteraria. Milan Kundera ha lasciato un'impronta considerevole nel panorama letterario mondiale, influenzando generazioni di scrittori e lettori con la sua prospettiva unica e il suo stile incisivo. La sua eredità letteraria continuerà a ispirare e a suscitare riflessioni sulla condizione umana per molti anni a venire. Scompare a 94 anni dopo una lunga malattia che la casa editrice però non ha voluto rivelare.

86 FRASI E CITAZIONI DI MILAN KUNDERA
Frasi di Milan Kundera [1/5]
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In greco, «ritorno» si dice nóstos. Álgos significa «sofferenza». La nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare. Per questa nozione fondamentale la maggioranza degli europei può utilizzare una parola di origine greca (nostalgia, nostalgie), poi altre parole che hanno radici nella lingua nazionale: gli spagnoli dicono añoranza, i portoghesi saudade. In ciascuna lingua queste parole hanno una diversa sfumatura semantica. Spesso indicano escusivamente la tristezza provocata dall'impossibilità di ritornare in patria. Rimpianto della propria terra. Rimpianto del paese natio. Il che, in inglese, si dice homesickness. O, in tedesco, Heimweh. In olandese: heimwee. Ma è una riduzione spaziale di questa grande nozione. Una delle più antiche lingue europee, l'islandese, distingue i due termini: söknudur: «nostalgia» in senso lato; e heimfra: «rimpianto della propria terra». Per questa nozione i cechi, accanto alla parola «nostalgia» presa dal greco, hanno un sostantivo tutto loro: stesk, e un verbo tutto loro; la più commovente frase d'amore ceca: stýská se mi po tob?: «ho nostalgia di te»; «non posso sopportare il dolore della tua assenza». In spagnolo, añoranza viene dal verbo añorar («provare nostalgia»), che viene dal catalano enyorar, a sia volta derivato dal latino ignorare. Alla luce di questa etimologia, la nostalgia appare come la sofferenza dell'ignoranza.
Milan Kundera  


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